Per il personale dei piccoli Comuni è in arrivo una importante svolta nelle Valli del Natisone. Sono note ormai da tempo le difficoltà dei cosiddetti «Comuni fragili» a trovare dipendenti. I casi più eclatanti sono quelli di Grimacco e Drenchia, ma difficoltà riguardano anche Savogna e Stregna.
Finalmente però le cose sembrano muoversi e proprio i Comuni appena citati hanno deciso di mettere insieme le forze (il consiglio comunale di Grimacco deve ancora deliberare però). La Comunità montana ha annunciato per settembre il bando di un concorso pubblico che riguarderà sia le esigenze proprie dell’ente montano che quelle dei Comuni.
La buona notizia, però, non è questa. I tradizionali concorsi, nel recente passato, hanno infatti avuto ben poco successo. Nel 2023, su 25 posti messi a concorso, le domande sono state solo 17 e di fatto solo 4 persone hanno preso effettivamente servizio.
La vera novità è, invece, che quest’anno il concorso avrà un significato molto diverso. «I Comuni delle Valli del Natisone che sono in difficoltà per il reperimento del personale stanno concludendo con la Comunità di montagna delle convenzioni per la gestione degli uffici tecnici, il settore che più di tutti sta creando problemi perché paralizza la spesa pubblica – spiega Maurizio Malduca, sindaco di Attimis, da sempre attento, sia come primo cittadino che consigliere regionale, alla tematica dell’organizzazione dei piccoli comuni e alle sinergie che possono aiutarli –. A San Pietro al Natisone, nella sede della Comunità di montagna Torre-Natisone, nascerà quindi un nuovo polo tecnico per rispondere alle esigenze delle municipalità più piccole. Un’altra parte dello stesso concorso riguarderà invece i Comuni che non sono in difficoltà, ma che vogliono coprire i buchi nelle loro piante organiche e che continueranno a fare da sé».
È evidente l’importanza di una tale decisione. Un concorso per la Comunità di montagna può avere sicuramente un maggiore appeal verso i possibili candidati, sia perché in un ente più grande il dipendente ha più possibilità di avanzamenti di carriera, ma soprattutto perché la sede di lavoro sarà a San Pietro al Natisone, quindi più facilmente raggiungibile.
Sfuma invece, per ora, quella che poteva essere una grande novità sulle modalità di svolgimento dei concorsi. Per il rafforzamento del personale della Comunità di montagna a servizio dei Comuni più fragili era stata ipotizzata l’innovativa forma del corso-concorso. Stop quindi a prove orali e scritte in cui al candidato viene richiesto prevalentemente di prepararsi sulle tematiche del diritto pubblico e amministrativo.
Purtroppo, come spiega il presidente della Comunità di montagna Torre-Natisone, Antonio Comugnaro, il corso-concorso, ipotesi vista con favore dall’ultima assemblea dell’ente, non sarà percorribile per mancanza di tempo: «Abbiamo urgenza di coprire i posti vacanti e non possiamo attendere i tempi più lunghi che sarebbero necessari per organizzare il corso-concorso. Ad ogni modo, la scelta di alcuni Comuni di mettersi insieme e di valorizzare il ruolo della Comunità di montagna è già di per sé una svolta epocale». Va segnalato, tra l’altro, che i comuni di Drenchia, Grimacco e Stregna stanno ragionando autonomamente anche per svolgere in maniera convenzionata il servizio di anagrafe.
Secondo Malduca è necessario che la Regione introduca dei benefit per chi accetta di lavorare nelle aree più disagiate, come avviene già ad esempio nel comparto scuola o per esempio per gli operatori della Polizia di frontiera: «Bisogna rendere appetibili questi posti di lavoro, sia dal punto di vista economico che della carriera». (Roberto Pensa)