La Giunta regionale, nella riunione del 16 dicembre, ha approvato lo schema di disegno di legge con la quale il Friuli-Venezia Giulia istituirà le «Unioni dei comuni montani» in sostituzione delle Comunità ormai commissariate e destinate alla soppressione. Il documento è stato illustrato alla Giunta dall'assessore Andrea Garlatti.
Al termine di un percorso di approfondimento durato quasi un anno sul testo di iniziativa della Giunta, sta dunque per perfezionarsi una delle riforme dell'ordinamento che conferma l'autonomia statutaria della Regione Friuli-Venezia Giulia, che ha potestà primaria in materia di ordinamento degli Enti locali.
Il disegno di legge, che sarà ora sottoposto al Consiglio delle autonomie e alla competente Commissione consiliare, prevede infatti soluzioni diverse rispetto a quelle adottate sul piano statale: organi più semplici, poteri più precisi, certezza delle risorse finanziarie, in modo da coniugare «autonomia e responsabilità».
La norma disciplina le Unioni montane nel rispetto del principio della concertazione per migliorare i livelli di funzionalità, economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa del sistema delle autonomie locali, tenendo conto degli obiettivi di valorizzazione, tutela e promozione dello sviluppo socio economico dei territori montani.
Con la nuova legge si prevede di costituire otto Unioni: Carnia, Gemonese, Tarvisiano, Valli delle Dolomiti Friulane, Val d'Arzino-Val Cosa, Livenza, Torre, Natisone. Le competenze delle ex Comunità montane Carso e Collio saranno assorbite dalle Province di Trieste e Gorizia.
Le Unioni, definite come «enti locali territoriali costituiti da Comuni», avranno compiti di programmazione, sviluppo e pianificazione territoriale, funzioni amministrative e compiti di gestione coordinata dei servizi pubblici locali. L'assemblea delle Unioni sarà l'organo di indirizzo politico-amministrativo. Organi obbligatori, oltre all'assemblea, saranno il presidente, il vicepresidente, il collegio dei revisori. La gestione sarà affidata ad un direttore, nominato dal presidente. La legge dispone che le comunità montane saranno soppresse con effetto dalla data di costituzione delle Unioni. (ARC)