Unione montana del Natisone ancora in stallo. La seconda seduta per l’approvazione dello statuto, tenutasi venerdì 5 aprile, si è conclusa con il documento che ha ottenuto il 55% del voto ponderale, dovuto ai voti a favore di San Pietro, Grimacco, San Leonardo e Stregna, ma non la maggioranza nominale dei membri dell’assemblea, essendosi espressi contro i comuni di Drenchia, Pulfero, Savogna e il rappresentante delle minoranze consiliari Fabrizio Dorbolò. Infatti, affinché lo statuto venga approvato, la legge prevede che ottenga in due votazioni ripetute in sedute successive la maggioranza e del voto ponderale e del voto nominale.
Il motivo del muro contro muro è la denominazione dell’ente. Il centrodestra si è arroccato sulla denominazione monolingua «Unione montana Valli del Natisone-Nediske doline», mentre i restanti membri chiedono anche il nome in sloveno «Gorska unija Nediških dolin», come prevedono le leggi di tutela della minoranza.
L’assemblea ha comunque approvato due dei più importanti emendamenti proposti dal centrosinistra. È stata accolta all’unanimità la consultazione delle organizzazioni rappresentative della minoranza slovena, Sso e Skgz. «Per l’approvazione di questa norma c’è stato un dibattito perché alcuni non erano d’accordo – sottolinea Dorbolò –, ma non poteva non essere accolta, visto che la consultazione è prevista anche per legge». È stato approvato anche l’elenco dei comuni in forma bilingue italiano/sloveno.
Le successive sedute per l’approvazione dello statuto sono previste per il 26 aprile e il 2 maggio, quando si saprà già se a governare la Regione ci sarà ancora Renzo Tondo che ha fortemente voluto l’istituzione delle Unioni montane, o avranno prevalso coloro che intendono modificare la legge 14/2011 che ha riformato gli enti montani.
V petak 5. obrila je bila v Špietru skupščina (assemblea) Gorske unije Nediških dolin, v kateri so kamuni Dreka, Garmak, Podbuniesac, Sauodnja, Sriednje, Sv. Lienart in Špietar. Sparjeli so statut z večino 55%. Statut bo pa sparjet le če ga na dvieh sejah (ki bosta 26. obrila in 2. maja) adna za drugo podpre vič ku 50% ponderiranih glasu in manku 5 članu skupščine. Zatuo kaže, de tudi tele krat statut na bo sparjet, če na bo kajšan na adni al’ te drugi strani spremeniu pameti.