Subit abbandonato_Subid zapuščen

subitNon nasce come aperta denuncia, anche se ha tutta l’aria di esserlo, quella del presidente della pro loco di Subit, Bruno Del Bianco. Visto il periodo elettorale, si può considerare più un appello ai quattro candidati sindaci che corrono per la conquista della prima poltrona del municipio di Attimis. L’oggetto della riflessione sono le condizioni in cui versa l’abitato montano che sorge al confine con la frazione taipanese di Prossenicco. «Un centro meraviglioso, Subit – dice Del Bianco – dalle potenzialità notevoli, soprattutto nel campo del turismo verde. Eppure, questo borgo un tempo abitato da più di 800 persone, ormai è lasciato abbandonato a sé stesso, nonostante gli investimenti fatti in passato per il recupero di alcune strutture». Del Bianco, insieme ai membri della pro loco, da anni opera in forma del tutto volontaria, spinto dall’amore che nutre per la località, per tenerla in ordine, affinché si presenti dignitosamente agli occhi di chi ha occasione di passarvi. «È un impegno che non ci pesa e che ci siamo presi volentieri, ma non è sufficiente. I sentieri, ad esempio, vanno continuamente puliti e resi sicuri per la percorrenza. E gli edifici con destinazione di accoglienza turistica devo essere necessariamente gestiti meglio». Del Bianco si riferisce alla ex-scuola, ribattezzata «Belvedere» e alla struttura «Al Tiglio», già Casa Giordano, oggetto di donazione in passato. Entrambi gli immobili sono di proprietà del Comune di Attimis che li ha affidati in gestione alla società cooperativa «Vetrina del territorio» con sede a Nimis. «Il primo ha ben 36 posti letto, spazi cucina e refettorio. Il secondo è altrettanto bene arredato, con tanto di servizi igienici in ogni stanza, sale per pranzo e cena e vano per la preparazione delle vivande. Un tesoro, insomma per Subit, che è in grado di accogliere gruppi numerosi di escursionisti e di scolaresche. Peccato che, per la promozione di questi alloggi non venga fatto abbastanza, e che nei mesi freddi nessuno si prenda la briga di attivare il riscaldamento. Anche se non ci sono prenotazioni, infatti, i locali vanno tenuti periodicamente a una temperatura che eviti il loro deterioramento: a Subit, non dimentichiamolo, in inverno la colonnina del mercurio può scendere fino a -12, -15 gradi. Gli effetti di questa noncuranza si cominciano a vedere e a chi vuole lo sviluppo di questo paese se ne accorge. Non possiamo stare zitti e invitiamo chi di dovere a intervenire». Per il recupero della già casa Giordano, peraltro, furono spesi, a suo tempo, 400 milioni di vecchie lire di denaro pubblico. «Che dire della strada per Prossenicco, per la cui sistemazione è stata anche promossa una raccolta di firme? Oggi, con il passaggio di mezzi pesanti di aziende austriache venute a disboscare in quota, il manto è ancora più rovinato, così come i pochi guardrail rimasti a protezione di chi transita».

 

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