Slavia, meta turistica da qui a 5 anni_Benečija, pet let za temelje turizma

La Benecia è viva e crede fermamente che un futuro per le comunità di montagna della Slavia Friulana è possibile, nonostante il drammatico spopolamento delle terre alte e i decenni di immobilismo e contrasti generati dalla Guerra fredda. Dopo le consultazioni aperte a tutti i soggetti interessati al progetto di sviluppo turistico «Benecia 2023-2028», promosso dall’Istituto per la cultura slovena, lo confermano senza alcuna incertezza anche i workshop tenuti sul territorio in autunno e la prime indicazioni di elaborazione strategica (cioè quella che detta gli obiettivi fondamentali del piano) Se ne è parlato lunedì 30 gennaio nella sala consiliare di San Pietro al Natisone, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni. Non solo per la numerosità, ma soprattutto per le qualificate presenze: rappresentanti dei Comuni delle Valli del Natisone, Torre, Resia e Valcanale, del Consiglio regionale, di Promoturismo FVG, operatori turistici e culturali locali e numerosi cittadini.

C’è, insomma, la consapevolezza che questo progetto, lanciato la primavera scorsa dall’Istituto per la cultura slovena, costituisce forse l’ultima spiaggia per la Benecia. Il clima politico è favorevole (c’è una inedita comunanza di vedute tra i sindaci e con la Regione), sembra che possano diventare disponibili importanti risorse (nell’ordine di diverse centinaia di migliaia di euro l’anno) per far decollare questa progettualità. Il coinvolgimento diretto dell’Istituto per la cultura slovena, per la sua rilevanza, dà peso e stabilità al progetto e, su iniziativa del presidente, Giorgio Banchig, ha avuto il grande merito di mettere in gioco due tra i migliori esperti dello sviluppo turistico in Slovenia: Janko Humar, già direttore dell’Istituto Dolina Soče, artefice della crescita dell’offerta turistica nell’Alta valle dell’Isonzo, e Gorazd Škrt, già direttore dell’Ente del turismo della Slovenia in Italia.

«Le prime risultanze dell’analisi strategica – hanno spiegato Humar e Škrt – indicano come sia possibile nei prossimi 5 anni più che triplicare i pernottamenti turistici sul territorio della Benecia, con punte più elevate nella valle del Torre (+528%) e del Natisone (+426%), Resia (+364%) e Tarcento (+146%). Nel complesso si passerebbe da circa 35 mila pernottamenti annui ad oltre 110 mila. Si punta a nuovi investimenti per creare nuovi posti letto (+41% in 5 anni), mantenendo inalterato il rapporto tra strutture alberghiere e ospitalità diffusa (B& B, case vacanza, Albergo diffuso….), ma soprattutto si punta ad aumentare la durata media del soggiorno del turista (da 2,5 a 3 giorni) e le giornate di occupazione dei posti letto, ora molto basse (18 giorni l’anno), passando a 40 giorni l’anno. Si punta anche ad iniziare gradualmente la stagionalità, oggi molto concentrata sul periodo estivo, riducendo dal 53% al 50%, la quota dei soggiorni estivi sul totale.

Numeri molto importanti per capire la valenza del progetto (una vera e propria svolta…), ma ancor più importante è il modo in cui ci si vuole arrivare. Non con iniziative «spot» occasionali, ma instaurando un moderno sistema di accoglienza turistica, che offra ai potenziali ospiti una immagine chiara, «prodotti» acquistabili e fruibili con facilità, una comunicazione (soprattutto via web) molto coerente, azioni di monitoraggio, controllo, assistenza agli ospiti e agli operatori turistici per mantenere omogenea la qualità dell’offerta. (Roberto Pensa)

V petih letih potrojiti število prenočitev v raznih strukturah; postaviti sodoben sistem za sprejem turistov; napraviti močno promocijo, da bi naokoli spoznali, da sta Benečija in Rezija destinaciji, ki nudita turistom prelepe kraje, čudovito naravo in bogato kulturo. To so stebri projekta Benecia 20232028 za trajnostni turistični razvoj, ki ga je podjetje Sontius izdelalo po naročilu Inštituta za slovensko kulturo v sklopu triletnega projekta za razvoj in koordinacijo turistične ponudbe na teritoriju. Predstavili so ga 30. januarja, v občinski dvorani v Špietru, krajevnim upraviteljem in turističnim operaterjem. Projekt bo del širšega projekta za turistični razvoj goratih območij, ki ga vodi Promoturismo FVG, in predstavlja konkreten prispevek k preporodu Benečije.

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