Resia, Savogna e Stregna sono «Bandiere verdi per la montagna 2024», premiate venerdì 24 maggio da Legambiente nazionale. Il riconoscimento, che vorrebbe fare da contraltare a quello che rappresentano le «Bandiere Blu» per le località balneari, vuole premiare le persone e gli enti che contribuiscono a migliorare l’ambiente montano con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
Il riconoscimento cumulativo, andato alla cooperativa Cramars di Tolmezzo e a tutti i comuni partecipanti al progetto «Vieni a vivere in montagna » premia «territori che sanno ricucire le relazioni della comunità per “Riabitare la Montagna” a partire dalle esigenze di chi ci abita» recita la motivazione resa nota da Legambiente.
«Non andiamo a caccia di riconoscimenti, ma fa sempre piacere quando qualcuno, in questo caso dal livello nazionale, riconosce la bontà delle azioni messe in campo dall’amministrazione comunale per rivitalizzare l’alta montagna – commenta Tatiana Bragalini, sindaco di Savogna -. Il cuore del progetto si è svolto nell’autunno scorso, quando in due turni per l’elevato numero delle richieste, abbiamo incontrato le persone interessate a trasferirsi da noi. Ma devo dire che i contatti continuano anche adesso attraverso il sito della coop Cramars, ancora attivo, e abbiamo portato a visitare il territorio diverse persone anche al di fuori dell’ufficialità del progetto “Vieni a vivere in montagna”. Nei giorni scorsi sono entrata in contatto con due famiglie di Roma e Bari alle quali sto fornendo tutte le informazioni necessarie, anche per la ricerca di lavoro, e che verranno a visitare Savogna in estate».
Insomma si è attivata una spirale positiva, non solo di interesse ma anche di fatti concreti: il progetto a Savogna ha avuto già un risultato tangibile con una casa venduta (era in offerta e disabitata da diversi anni) in cui a tempi brevi verrà a vivere una persona che stabilirà la residenza. Ma molti dei contatti stabiliti nell’autunno scorso sono ancora attivi in attesa che le persone possano concretizzare il loro nuovo progetto di vita nella Slavia Friulana.
Tra questi c’è anche una donna di Trieste pronta ad aprire una attività di allevamento alle pendici del Matajur. «Con lei – spiega Bragallini – i contatti sono diventati quasi quotidiani ». Il sindaco Bragalini ringrazia tutto il gruppo di persone che sta supportando il progetto (non solo amministratori, ma anche gente comune che ha dato la sua disponibilità per fare da “sponsor” del territorio con i visitatori interessati: «Ho apprezzato molto la motivazione data da Legambiente -chiosa Tatiana Bragalini – che vede la presenza stabile dell’uomo in montagna come presupposto fondamentale per una corretta gestione dell’ambiente. Questo è il nostro intento, non solo farsi pubblicità ma soprattutto dare un futuro sostenibile alla montagna e alle persone che vi vivono».
Grande la soddisfazione anche della sindaca di Resia, Anna Micelli, e del sindaco di Stregna, Luca Postregna. (Roberto Pensa)