Nel giorno in cui si festeggia San Giuseppe, sposo della Beata Vergine e patrono della Chiesa universale, quest’anno il popolo cattolico della Val Resia ha accolto il proprio vescovo, che ha celebrato una Messa solenne nella principale chiesa della vallata.
Prima della celebrazione, che ha visto una nutrita partecipazione di fedeli, l’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato ha benedetto la statua di San Giuseppe, restaurata anche con il contributo di quanti hanno voluto «adottarla» a suffragio dei defunti padri. In quest’occasione è stata esposta alla venerazione dei fedeli anche la reliquia del Pallio di San Giuseppe, conservata nella stessa chiesa parrocchiale. Il vicario parrocchiale, don Alberto Zanier, ha, quindi, letto il decreto con cui l’arcivescovo ha modificato la denominazione della «Parrocchia di Santa Maria Assunta» in «Parrocchia – Santuario di Santa Maria Assunta».
Questa modifica, si legge nel decreto, è stata ritenuta necessaria perché più rispettosa della storia di questa antica chiesa, già meta di pellegrinaggi per invocare la protezione della Beata Vergine Maria. Alla cerimonia hanno preso parte anche due diaconi (di cui uno nativo di Oseacco di Resia), i sacerdoti della Collaborazione pastorale di Moggio Udinese con il parroco coordinatore, mons. Lorenzo Caucig ed il vicario foraneo della Forania della montagna, mons. Pietro Piller. Al termine della celebrazione il sindaco di Resia, Sergio Chinese, ha salutato in resiano tutti i presenti e, a nome di tutta la popolazione, ha ringraziato l’arcivescovo per avere risposto alla richiesta, sottoscritta da più di 400 fedeli della vallata, che chiedeva un riconoscimento attuale dell’antico luogo di culto. Infatti, la primitiva cappella sul Prato di Resia, luogo documentato di antica devozione mariana e di cui si hanno notizie fin dal 1098, diede origine all’edificazione di una chiesa in questo luogo, tra il XII e il XIII secolo. La più antica testimonianza scritta della devozione delle genti forestiere verso la Madonna di Resia risale all’anno 1467.
Nella nicchia centrale dell’altare maggiore si trova la statua in legno policromo della Beata Vergine Maria, scolpita nel 1535 da Giacomo Martini, che, già dal 1602, nelle relazioni delle visite pastorali diocesane, viene definita miracolosa. (Sandro Quaglia)
V torek, 19. marca, je videnski nadškof Andrea Bruno Mazzocato bil na Ravanci. Na god Svetega Jožefa je tamkajšnjo župnijsko cerkev uradno razglašal za svetišče z odlokom, ki ga je prebral vikar g. Alberto Zanier. Naziv župnije, ki je prej v italijanščini bil »Parrocchia di Santa Maria Assunta« (»Župnija Svete Marije vnebovzete«) je po novem »Parrocchia – Santuario di Santa Maria Assunta« (»Župnija – Svetišče Svete Marije vnebovzete«). Naziv »svetišče« je za ravansko cerkev zgodovinsko dokazan.
Pred sodarovanjem slovesne svete maše je nadškof Mazzocato blagoslovil kip Svetega Jožefa, ki so ga obnovili tudi z denarnimi prispevki v spomin na pokojne očete domačinov.
Mašo so sodarovali še dva diakona, duhovniki iz Pastoralnega sodelovanja Možnica z župnikom koordinatorjem, msgr. Lorenzom Caucigem, na čelu in vikar Gorske foranije, msgr. Pietro Piller.
Na koncu maše je župan Občine Rezija, Sergio Chinese, pozdravil prisotne v rezijanskem narečju in se v imenu domačega prebivalstva nadškofu zahvalil za odziv na prošnjo domačinov. Ravansko cerkev so namreč za svetišče razglašali tudi potem, ko so videnski kuriji iz Rezije poslali peticijo s 400 podpisi.
Tisti dan so verniki tudi lahko častili plašč Svetega Jožefa, staro relikvijo, ki jo cerkev hrani.