Il Comune di Resia — come già riferito dal Dom nell’edizione dello scorso 14 febbraio — ha indetto la seconda edizione dei concorsi per fumetto e produzione di racconti, utilizzando in tutti e due i casi il dialetto resiano.
Premettendo che i concorsi sono finanziati con i fondi delle leggi di tutela della minoranza linguistica slovena, tanto contestata dall'attuale amministrazione, quello che colpisce, leggendo il bando, è la richiesta del comune di redigere i testi utilizzando esclusivamente la grafia ufficiale resiana. Infatti, il regolamento che il comune ha predisposto per i concorsi prevede che i testi che verranno presentati, utilizzino la grafia ufficiale adottata con deliberazione consiliare n. 74 del 23.11.2009.
Vorrei ricordare che la delibera sopra citata prevede che il dialetto resiano si scriva secondo l'impianto delineato dal prof. Steenwijk con sostituzione della lettera «c» con la lettera «z» e della lettera «z» con la lettera «s’».
L'impianto del prof. Steenwijk, come viene chiamato nella delibera, non è nulla altro che l'Ortografia resiana/Tš jošt rozajansk‘ p•sanj‘ voluta dal comune nel 1994. Questa ortografia è il risultato diretto e concreto della conferenza internazionale «Fondamenti per una grammatica pratica resiana» tenutasi nel 1991 e, nello stesso tempo, riflette l'esperienza della «Conferenza sui problemi di una grafia pratica del resiano» svoltasi nel 1980.
Purtroppo gli errori che quotidianamente commettiamo quando parliamo o scriviamo sono riscontrabili anche nell'applicazione pratica della cosiddetta nuova grafia ufficiale anche da parte dell'amministrazione comunale nella predisposizione degli atti ufficiali. La stessa è stata anche più volte bacchettata dallo Steenwijk per i palesi errori riscontrati nei documenti scritti anche in resiano.
Pertanto, viene spontaneo chiedersi, chi valuterà gli elaborati dei concorsi, se nemmeno l'amministrazione comunale è in grado di scrivere correttamente il resiano come la grafia ufficiale adottata imporrebbe.
Il prof. Steenwijk nella prefazione allo studio sopra citato ricorda: «Si impara a parlare la lingua materna quasi inconsciamente, come fosse un gioco, ma alla padronanza della sua lettura e scrittura si giunge solo con un notevole impegno cosciente».
Occasione unica e propizia per avviare questo processo conoscitivo è l'insegnamento dell'ortografia resiana nelle locali scuole avvalendosi di esperti qualificati che possano aiutare le famiglie a tramandare in maniera corretta la propria lingua. Ogni ortografia, anche quella resiana, deve essere studiata ed imparata, anche da coloro i quali parlano o pensano di parlare