Sicuramente sono passati oltre 10 anni da quando abbiamo sentito parlare per la prima volta di Adsl, tecnologia ormai superata. Eppure, nelle nostre case non ne abbiamo mai visto l’ombra.
In questi anni abbiamo sempre guardato impassibili spostarsi sulle piattaforme digitali quei servizi che prima richiedevano carte e documenti, chiedendoci come avremmo potuto stare al passo con i tempi.
Perché su territorio montano o per una supposta scarsa convenienza economica, nelle nostre zone non sono mai stati fatti investimenti per ridurre il divario digitale con i grandi centri. Per fortuna l’arrivo del 4G quattro anni fa, grazie agli investimenti degli operatori di telefonia mobile, ha aiutato ad appianare in parte questo divario, lasciando però sempre delle limitazioni.
Spesso il timore che scoraggiava le amministrazioni era quello di fare investimenti in tecnologie che, alla fine dei lavori, con i tempi dilatati della burocrazia, si sarebbero rivelate obsolete.
Certo in questi anni investire anche in tecnologie superate sarebbe stato meglio che niente. Finalmente, però, qualcosa si è mosso a livello nazionale grazie al progetto «Banda ultra larga», con cui nelle nostre zone sarà portata la fibra ottica.
La ditta vincitrice dell’appalto per la nostra regione, Open fiber, ha infatti iniziato i lavori – rallentati purtroppo dalla pandemia di Covid-19 – per portare la fibra ottica o tecnologie equivalenti nelle frazioni del comune di Taipana.
In alcuni paesi, infatti, si può notare la comparsa di tombini con l’acronimo «BUL» (banda ultra larga), segno che, finalmente, anche le frazioni del comune di Taipana potranno accedere ai servizi digitali, che sono diventati quasi essenziali soprattutto nel periodo caratterizzato dalla pandemia di Covid-19. (Marjan Pascolo)
icuramente sono passati oltre 10 anni da quando abbiamo sentito parlare per la prima volta di Adsl, tecnologia ormai superata. Eppure, nelle nostre case non ne abbiamo mai visto l’ombra.
In questi anni abbiamo sempre guardato impassibili spostarsi sulle piattaforme digitali quei servizi che prima richiedevano carte e documenti, chiedendoci come avremmo potuto stare al passo con i tempi.
Perché su territorio montano o per una supposta scarsa convenienza economica, nelle nostre zone non sono mai stati fatti investimenti per ridurre il divario digitale con i grandi centri. Per fortuna l’arrivo del 4G quattro anni fa, grazie agli investimenti degli operatori di telefonia mobile, ha aiutato ad appianare in parte questo divario, ma lasciando sempre delle limitazioni.
Spesso il timore che scoraggiava le amministrazioni era quello di fare investimenti in tecnologie che, alla fine dei lavori, con i tempi dilatati della burocrazia, si sarebbero rivelate obsolete.
Certo in questi anni investire anche in tecnologie superate sarebbe stato meglio che niente. Finalmente, però, qualcosa si è mosso a livello nazionale grazie al progetto «Banda ultra larga», con cui nelle nostre zone sarà portata la fibra ottica.
La ditta vincitrice dell’appalto per la nostra regione, Open fiber, ha infatti iniziato i lavori – rallentati purtroppo dalla pandemia di Covid-19 – per portare la fibra ottica o tecnologie equivalenti nelle frazioni del comune di Taipana.
In alcuni paesi, infatti, si può notare la comparsa di tombini con l’acronimo «BUL» (banda ultra larga), segno che, finalmente, anche le frazioni del comune di Taipana potranno accedere ai servizi digitali, che sono diventati quasi essenziali soprattutto nel periodo caratterizzato dalla pandemia di Covid-19. (Marjan Pascolo)
Kmalu bodo tudi v vaseh občine Tipana imeli možnost povezave do interneta preko optičnega vlakna. Storitev bo kmalu ponujala družba Open fiber.
V teh dneh izvajajo v Karnajski dolini potrebna dela, sicer v okviru projekta »Banda ultra larga«. Gradbišče so odprli z zamudo zaradi izbruha pandemije novega koronavirusa.
V zadnjih mesecih so se prav gotovo tudi na območju občine Tipana zavedali pomembnosti učinkovitega dostopa do interneta. Namreč so tudi tam delali od doma ali se naučili na daljavo.
