Nelle valli del Torre orsi e linci_Risi in medvedi v Terski dolini

Cambiano il clima e l’ambiente. E con loro cambia anche il popolo degli abitanti dei boschi, nel territorio del comune di Tipana/Taipana. Lo fa notare, in questo periodo di ferma dell’arte venatoria, il presidente della locale riserva di caccia, Livio Mosolo, che conosce molto bene la macchia taipanese.
«In questo momento – spiega –, in vista della prossima stagione, che si apre il 15 maggio, stiamo procedendo con i censimenti. Significa che ci rechiamo in determinate ore e in determinati punti, ben precisi, per verificare quanti animali selvatici siano presenti sul territorio e quali siano i loro spostamenti. È un’operazione che si svolge, in base alle loro disponibilità, col prezioso supporto degli uomini della forestale e degli esperti dell’università».
Tutti i dati raccolti vengono poi presentanti al Distretto di appartenenza che, a sua volta, li invia alla Regione. «È quest’ultimo ente che stende il cosiddetto “piano di prelievo” in base al quale – spiega Mosolo – si andrà poi a cacciare nella prossima stagione».
Il bilancio di quella che si è chiusa il 15 gennaio scorso è stato buono in particolare per gli uccelli migratori e le lepri. «Si è notato un aumento dei cervi e una diminuzione dei caprioli. Ciò è dovuto in larga parte all’abbandono delle montagne: il bosco avanza e diminuiscono gli appezzamenti a prato, che non vengono più sfalciati. Con il cambiamento del paesaggio, infatti, cambia pure la fauna selvatica».
Vale anche per il cinghiale, la cui popolazione non è aumentata, anzi, forse diminuita. «Dove c’è castagna troviamo questi esemplari – fa notare il presidente della riserva –. Se però, come nel nostro caso, purtroppo, la pianta è malata, il numero di cinghiali cala, o meglio la specie si trasferisce più a valle, dove trova più cibo per sfamarsi».
Un problema, per i cacciatori e non solo per loro, è rappresentato dal disastro causato dal gelicidio. «Avremo grandi difficoltà a entrare nei boschi la prossima stagione poiché la macchia è ancora in larga parte distrutta. Abbiamo fatto del nostro meglio per ripristinare gli accessi e i sentieri, ma il lavoro da fare è ancora lungo e impegnativo».
Nel taipanese, infine, non mancano la lince e l’orso. «Rinveniamo molto spesso le loro tracce. Per l’orso, che adesso sta per uscire dal letargo, le impronte si notano anche nei mesi più freddi poiché il mammifero esce sporadicamente dal suo nascondiglio pure durante i mesi di sonno profondo».
In occasione delle scorse feste natalizie, i cacciatori, che sono 47 in tutto, hanno incontrato la comunità durante la tradizionale cena annuale cui hanno preso parte anche le autorità municipali. Il prossimo appuntamento per i soci della riserva, che fa parte del Distretto venatorio numero 1 del Tarvisiano, è per il 5 maggio, a Pontebba, nella sede del Palaghiaccio, con la mostra dei trofei della passata stagione venatoria.

V Terski dolini so se spet vrnili medvedi in lisi zaradi opuščenosti gozdov, pašnikov in travnikov.

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