L'impegno profuso dalle associazioni culturali della minoranza slovena della provincia di Udine che hanno partecipato alla fiera «Alpe Adria: turismo e tempo libero» tenutasi a Lubiana dal 27 al 30 gennaio, ha prodotto già i primi risultati. Sono, infatti, già pervenute, almeno in Val Resia, le prime prenotazioni dei gruppi turistici provenienti dalla Slovenia per l'anno in corso.
Nel 2010 i turisti provenienti dalla Slovenia che hanno visitato la Val Resia, dove questa presenza viene quantificata annualmente dal 1991, sono stati circa 6.000 e, oltre a visitare gli spazi espositivi presenti in loco, hanno aiutato l'economia locale utilizzando le strutture ricettive presenti nel territorio.
L'appuntamento fieristico internazionale di Lubiana, che ha visto la presenza di numerosi stand espositivi di molti stati europei come la Turchia, la Spagna o l'Ungheria, ha portato il numeroso ed eterogeneo pubblico a visitare anche lo spazio in cui è stata presentata l'offerta turistica delle comunità della minoranza slovena della provincia di Udine.
Oltre ai singoli e ai gruppi familiari, molto proficui sono stati i contatti avvenuti con circa quaranta agenzie turistiche che si sono intrattenute con gli operatori presenti al fine di conoscere le novità proposte.
Lo spazio espositivo è stato visitato anche da alcuni sindaci ed amministratori locali provenienti dalla Slovenia e dall’Italia.
Per la prima volta in un evento fieristico internazionale la minoranza slovena della provincia di Udine si è presentata in maniera sinergica con lo slogan «Mi smo tu(rizem)», con una felice estensione dello slogan dell’Istituto per la cultura slovena di San Pietro al Natisone «Mi smo tu».
Le associazioni culturali locali che hanno partecipato all'iniziativa sono state: l'associazione Planika/Stella Alpina della Val Canale, l'associazione culturale «Museo della gente della Val Resia», la pro loco Prosnid/Prossenicco per le valli del Torre e la Kmečka zveza/Associazione degli agricoltori per le valli del Natisone. A coordinare l'iniziativa è stato l'Istituto per la cultura slovena di San Pietro al Natisone, mentre la partecipazione è stata resa possibile dal sostegno della Comunità Montana del Gemonese Canal del Ferro e Val Canale con i fondi dell'articolo 21 della legge 38/2001 che prevede aiuti allo sviluppo economico dei territori nei quali è presente la minoranza slovena.
Rilevante attenzione all'offerta turistica presentata dalla nostra minoranza è stata data dai media italiani, sloveni ed austriaci che hanno effettuato numerose riprese ed interviste ai rappresentanti delle associazioni presenti al fine di far conoscere al grande pubblico le attrattive dei diciotto comuni distribuiti in Val Canale, in Val Resia, nelle valli del Torre e Natisone.
L'esperienza, che è stata valutata positivamente, deve ritenersi una prima collaborazione tra le varie associazioni del territorio che si impegnano anche per lo sviluppo del turismo culturale e un prossimo futuro vedrà attivamente coinvolti anche gli operatori turistici locali quali ristoratori ed esercenti.