Si chiama Maunìk Trail il nuovo evento competitivo di corsa in montagna nato nel corso del 2022, che mira a promuovere il Trail Running e a valorizzare lo splendido patrimonio naturalistico e culturale di Faedis, con località e punti d’interesse collegati da una fitta rete di sentieri che salgono e scendono per oltre 50 km – a 13 km da Udine.
La prima edizione del Maunìk Trail è in programma domenica 16 aprile e prevede un unico percorso 20 km, con 1.000 m di dislivello e quattro punti di ristoro. Il tracciato passerà nella natura della Val Grivò, giungendo a toccare il punto più alto in prossimità della dorsale del monte Iauar (1.005 m) offrendo panorami mozzafiato sul massiccio del Canin, sul monte Stol, lo Joanaz e la pianura friulana.
Il punto di partenza e arrivo è fissato in via dei Molini a Faedis, dietro alla piazza principale piazza I° Maggio, dove è possibile trovare parcheggio.
Il percorso, adeguatamente segnalato dallo staff, si sviluppa per la maggior parte su sentieri di montagna molto diversi tra loro, e in piccola parte su strade di campo e asfalto. Salendo verso Porzus, compie un giro ad anello in senso orario, raggiungendo il monte Iauar, le Malghe di Porzus, Bocchetta di Sant’Antonio e poi Canebola, per poi scendere verso Stremiz. Nel complesso è molto suggestivo e alterna passaggi veloci e scorrevoli ad altri decisamente più tecnici ed impegnativi.
Per partecipare alla competizione, con inizio alle 7.30, è possibile iscriversi on line sul sito mauniktrail.it Nell’area di partenza e arrivo sarà possibile usufruire di un servizio di ristoro e di docce.
A promuovere l’iniziativa, in collaborazione con molti sodalizi ed enti della zona, è l’Asd Podismo Buttrio.
Ma cos’è il «maunìk», che da il nome alla gara?
Nel locale dialetto sloveno, «maunìk » è legato a «magla», «nebbia» in italiano e «megla» in sloveno letterario. «Maunik» identifica uno specifico fenomeno meteorologico delle Prealpi Giulie, che si verifica spesso proprio sui prati della Bocchetta di Sant’Antonio, sopra Canebola.
Una massa di aria più fredda e umida rispetto a quella della pianura, in particolari condizioni, sale di quota rispetto alla retrostante valle slovena, fino alla piana delle Farcadizze, e trabocca attraverso i prati della Bocchetta di Sant’Antonio. Condensandosi, forma una bellissima nuvola bianca che rimane adagiata dolcemente sopra l’abitato di Canebola, risultando chiaramente visibile anche dalla pianura. Continuando la sua discesa, il «maunik» si riscalda e si secca, trasformandosi in aria trasparente per terminare il suo ciclo e scomparire.
Con la classica nuvola bianca, porta sempre un cambiamento meteorologico, annunciando e prevedendo pioggia nell’arco di 2-3 giorni.
Molte storie della tradizione locale sono legate al maunìk. Secondo una leggenda, ad esempio, un sacerdote promise alla popolazione della zona che avrebbe bloccato definitivamente questo fenomeno in cambio di quattro forme di formaggio. Inutile dire che il tentativo, tuttavia, non ebbe successo e il prete fu riconosciuto dal popolo come truffatore. (Luciano Lister)