Sabato 10 e domenica 11 maggio a Biacis di Pulfero si è tenuto il simposio dei Mascherai alpini, in occasione dell’apertura della raccolta museale di Casa Raccaro, realizzata dal Comune di Pulfero nell’ambito del progetto europeo ZborZbirk – L’eredità culturale nelle collezioni fra Alpi e Carso. All’inagurazione sono intervenuto Marina Cernetig, che ha paralto a nome dell’istituto di cultura slovena, l’etnologo Valter Colle, Špela Ledinek Lozej, project manager del progetto ZborZbirk e Gigi Revelant a nome dell’associazione Mascherai alpini. Hanno salutato i presenti, inoltre, il sindaco di Pulfero Piergiorgio Domenis., il sindaco di Caporetto Darja Hauptman e il presidente dell’associazione Srebrna kaplja, Angela Tomasetig. Il Consorzio Mascherai Alpini, fondato nel 2002 a Tarcento, riunisce oltre 30 mascherai provenienti da Italia, Austria, Slovenia e Ungheria. Organizza ogni anno diversi incontri tra gli associati e per la prima volta ha scelto le Valli del Natisone per il suo annuale simposio. All’opera intagliatori provenienti da Moena (Val di Fassa), Fornesighe (Val di Zoldo), Rodda (Valli del Natisone), Sauris e Tarcento, Cerkno e Hrušica (Slovenia). I partecipanti hanno realizzato le maschere tipiche dei carnevali del luogo di provenienza, oltre ad esporre parte delle loro opere e ad illustrare ai presenti le tradizioni carnevalesche della propria terra. Nel pomeriggio di sabato e nella mattinata di domenica si è svolta una lezione teorico-pratica di intaglio della maschera in legno, seguendo tutte le fasi di lavorazione dal pezzo grezzo alla maschera finita. Domenica pomeriggio, invece, c’è stata la visita guidata della collezione museale di Casa Raccaro insiema a Giovanni Coren, esperto di tradizioni e storia locale. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione artisti della Benecia in collaborazione con il Consorzio Mascherai Alpini e l’Associazione Srebrna kaplja.
(Foto: Oddo Lesizza)
V soboto 10. in nedeljo 11. je bilo v Rakarjevem hramu v Bijačah srečanje alpskih izdelovalcev mask.