Lo scorso mese di marzo a Bled, nella gremita sala Prešeren dell’Hotel Park, si è svolto il 42° Incontro internazionale degli scrittori (International writers' meeting), organizzato dall’International Pen. Il tema affrontato è stato «Globalizzazione: occasione per tutti o nuova colonizzazione per molti. Letteratura e globalizzazione. Pace tra sogni diurni e notturni».
L’International Pen (Poets, essayist, novelist — Poeti, saggisti, narratori) è una associazione mondiale di scrittori, riuniti in club nazionali. Assolutamente apolitica, promuove la libertà di espressione in tutto il mondo e si oppone a ogni forma di oppressione delle libertà intellettuali e favorisce i contatti tra gli scrittori dei diversi stati. Tra le iniziative dell’associazione merita menzione la «Dichiarazione di Lugano», approvata dall’Assemblea dei delegati nel 1987 e tuttora adottata, che fa appello alla libertà di espressione ed al diritto di ogni minoranza di essere se stessa.
Il Pen, che conta ora circa 145 centri in tutto il mondo, venne fondato a Londra nel 1921 dalla poetessa inglese Dawson-Scott. Il primo presidente fu John Galsworthy, prestigioso scrittore interessato ad ogni iniziativa atta a promuovere la comprensione internazionale e la pace al quale venne assegnato il premio Nobel per la letteratura.
Un comitato esecutivo valuta i requisiti dei candidati prima di accettarli come membri e le loro opere devono essere state pubblicate da un editore di sicura reputazione. Scopo dell’International Pen è promuovere l’amicizia e l’interscambio culturale. Ogni membro di qualsiasi Pen è membro dell’intera organizzazione.
Questa prestigiosa istituzione ha al suo interno diversi comitati che operano su tematiche specifiche: il Comitato scrittori in prigione (Wipc), il Comitato per la pace (Wfpc), il Comitato per le traduzioni e i diritti linguistici (Cftlr) e il Comitato delle donne scrittrici (Ipww).
I singoli centri del Pen organizzano durante l’anno un programma di incontri con scrittori nazionali e stranieri e con personalità del mondo culturale.
Al congresso e alla conferenza annuali, ospitati a turno dai singoli centri nazionali, prendono la parola autori di fama mondiale e i soci dei vari Pen possono incontrarsi con i colleghi che convengono dai cinque continenti.
Nella citta slovena la serata di apertura di questo importante meeting è stata dedicata alla poesia resiana rappresentata da Silvana Paletti e Renato Quaglia che hanno intrattenuto il pubblico con le loro composizioni. Questa opportunità testimonia ancora una volta l’attenzione dimostrata nei confronti della cultura resiana, ritenuta meritevole di essere approfondita e divulgata anche in ambito internazionale.
Il moderatore della serata è stato Roberto Dapit, docente presso l’Università di Udine ed esperto conoscitore della lingua e della cultura della Val Resia, che ha presentato i due scrittori e la loro poesia.
I poeti resiani hanno affrontato il tema della globalizzazione soffermandosi, sollecitati dalle domande del pubblico presente, anche sulla problematica dell’ortografia resiana e sul più ampio aspetto della minoranza linguistica slovena in Italia.
Per tale evento lo Slovenski Pen ha pubblicato una raccolta di poesie in resiano di Paletti e Quaglia sotto il titolo «Poezija iz Rezije / Poetry from Val Resia / Poésie de Val Resia». In questo volumetto, oltre alle opere tradotte in sloveno ed inglese, si trovano una breve biografia degli autori ed una presentazione della Valle.
Tra gli ospiti della serata vi era il Ministro per gli sloveni nel mondo e oltre confine, Boštjan Žekš, che ha seguito tutta la presentazione.
La serata è stata allietata dalla presenza di Bogdana Herman, slavista, poetessa e cantante slovena, che ha eseguito in dialetto resiano alcuni canti tradizionali della Val Resia. Alla fine dell'incontro tutti gli ospiti sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica Slovena, Danilo TŸrk, presso l’Hotel Toplice; oltre a porgere i suoi saluti il presidente si è soffermato sui temi affrontati nell'incontro e si è intrattenuto a lungo con i due poeti resiani.
Di seguito due poesie presentate a Bled)
Tina
Lipa ma ta Lazawa
najlipša
wridna roža
zame ti!
Da Muhe te ne pikajte
skril bom te nž-w verine
da Sunce te ne porusej
ti wredil bom den lipi buk
da Luna te ne postarej
z wodo to Jurudino
wso bom te pomil.
Sem mel no lipo rožico
ah š¾e ta me pustila:
kan jokat bom jaz šel?
Prad Jurudo za ®anem
ito niš¾i špehal ne bo me
tu niden ne bo me čol
makoj woda ta Jurudina.
Renato Quaglia
Dan sami sŠn
Dan sami sŠn,
da ®anyn,
ostani itŠn.
Podoba od ti skal,
za to dul•no,
j‘ RozajŠn.
No wižo, no racjun,
dan ples, dan kuštŸm.
Roke, za rawn•no,
glas, za to dul•no.
Dan sami sŠn,
da ®anyn,
ostani itŠn.
Silvana Paletti