Le elezioni comunali del 26 maggio, in concomitanza con le elezioni europee, interessano anche San Pietro al Natisone, il Comune capoluogo delle Valli del Natisone.
Il sindaco uscente, Mariano Zufferli, chiede un secondo mandato, appoggiato dalla lista Rinnovamento Nuova San Pietro. «Ci tengo al nostro territorio e credo di avere la giusta esperienza, competenza e sensibilità per dare seguito in maniera responsabile al progetto amministrativo iniziato 15 anni fa con Tiziano Manzini. Sono fiero del rapporto instaurato con la popolazione» esordisce, soddisfatto di aver centrato gli obiettivi che la sua compagine si era posta cinque anni fa: adeguamento anti incendio delle scuole e delle altre strutture comunali, azzeramento dei debiti, gestione del Comune senza applicare imposte. «Siamo tra i Comuni con meno tasse di tutta la regione – afferma Zufferli –. Un altro successo è la pianta organica completa in ogni settore, ma ancor più è importante l’ottimo rapporto instaurato con le altre amministrazioni locali».
Nel prossimo quinquennio uno dei punti sui quali Zufferli e i suoi intendono concentrarsi è la qualità dell’acqua del Natisone, dato che la sua balneabilità è destinata a essere un punto di forza. Altro tema importante è la viabilità, in particolare le criticità, che sono l’intersezione tra le ex provinciali sotto Azzida, la vicina pericolosissima curva e lo snodo di San Quirino. C’è la volontà di affrontare pure il tema del risparmio energetico.
Allargando l’orizzonte, ci sarà da pensare seriamente all’integrazione con gli altri Comuni delle Valli. «Bisogna arrivare a un’unione o anche qualcosa di più», afferma il primo cittadino uscente.
Molto più esplicito, perché proprio su questo tema intende incentrare la propria azione, è Nino Ciccone, il candidato sindaco della Lista civica, sceso in campo sollecitato dai consiglieri uscenti, dato che si rischiava di non riuscire a presentare un’alternativa all’amministrazione attuale.
«La nostra azione sarà sempre tesa a formare un Comune unico delle Valli del Natisone – afferma –, nella convinzione che solo così si può uscire dalla crisi sociale ed economica, ora visibile anche nella mancanza di candidati alle elezioni locali, con grave danno alla democrazia e alla partecipazione. Per stare nel “cluster” con una certa dignità, per promuovere iniziative che portino sviluppo e reddito pensiamo sia necessaria la fusione dei Comuni, senza il timore che San Pietro fagociti gli altri. Per me il nuovo ente potrebbe anche avere sede a Drenchia, il che sarebbe pure conveniente, con un municipio in quota. Certo, va salvaguardata la rappresentanza dell’intero territorio, ma il Comune unico bisogna farlo per motivi sociali, economici e culturali nonché per contrastare la deriva verso Cividale».
Proprio sul rapporto con la cittadina ci sono scintille tra i due candidati sindaco e le loro liste.
«Bisogna fermare l’onorevole Roberto Novelli, che va sostenendo che la città ducale debba diventare il punto di riferimento amministrativo delle Valli del Natisone. Un progetto che viene portato avanti, ad esempio, nei confronti della scuola Dante Alighieri e con la chiusura del servizio infermieristico. Ci stanno pian piano spolpando e i nostri sindaci stanno a guardare», accusa Ciccone.
«Il rapporto con Cividale è imprescindibile – taglia corto Zufferli –. La città ducale è importante punto di attrazione anche come sito Unesco. Per il nostro sviluppo turistico non possiamo non tenerne conto. Non si può vivere isolati».