Digitale terrestre ci vuole il decoder. Ma occhio ai bidoni

 
 
Si avvicina a grandi passi il 3 dicembre, data in cui inizierà in Friuli Venezia Giulia lo spegnimento dei canali televisivi analogici che lasceranno spazio a quelli digitali terrestri. Il passaggio dovrà essere completato il 15 dicembre. In Slovenia la data limite è l'1 dicembre, ma probabilmente la convivenza tra analogico e digitale sarà prolungata di qualche mese.
Si tratta di una rivoluzione tecnologica. In concreto, per ricevere i programmi tramite antenna sarà necessario disporre di un televisore nuovo (dal 2009 per legge gli apparecchi devono avere un sintonizzatore digitale integrato) o dotare quello vecchio di un apposito decoder, a patto che il modello disponga di una presa Scart. Nulla cambia, invece, per la ricezione via satellite o su internet.
Per agevolare la fase di passaggio al digitale terrestre lo Stato ha predisposto un programma di interventi a favore delle persone anziane, con reddito limitato. Dal primo ottobre anche nel Friuli Venezia Giulia, per chi possiede i requisiti indicati, è possibile utilizzare un buono del valore di 50 euro messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico, dipartimento per le comunicazioni, per l'acquisto di decoder digitale interattivo.
Il contributo consiste in una riduzione del prezzo complessivo del decoder, Iva inclusa, al netto di ogni eventuale sconto commerciale. L'importo verrà rimborsato al rivenditore.
Possono usufruire di questo contributo statale i cittadini del Friuli-Venezia Giulia di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31 dicembre di quest'anno) e che abbiano dichiarato nel 2009 (con riferimento al 2008) un reddito pari o inferiore a 10.000 euro. E' necessario essere in regola con il pagamento del canone Rai e non aver già usufruito in passato dello stesso contributo.
I rivenditori che aderiscono all'iniziativa sono pubblicati nel sito internet www.decoder.comunicazioni.it.
Il cittadino deve recarsi in negozio munito di copia del documento d'identità; copia del codice fiscale; autocertificazione di non aver fruito del contributo in precedenza e di possesso dei requisiti di reddito richiesti (compilabile anche presso i rivenditori); della ricevuta di pagamento dell'abbonamento Rai dell'anno in corso.
Attenzione, però, ad acquistare un decoder o un televisore all'altezza. L'Italia, infatti, ha adottato per il digitale terrestre il sistema Mpeg2, già sorpassato. Questo non permette l'alta definizione e andrà fuori corso in tutta l'Unione Europea il 31 dicembre 2012. Vale a dire che dall'inizio del 2013 gli apparecchi con quel sistema saranno inutilizzabili. Bisogna diffidare, allora, dei ricevitori «scontati» o «in promozione». Case produttrici e rivenditori cercano, infatti, di disfarsi dei fondi di magazzino. Anche perché dal 2011 tutti i televisori nuovi dovranno avere lo standard più avanzato, che porta la sigla Mpeg4.
La differenza sta nella raddoppiata qualità e definizione delle immagini, nonché del disporre non di 4, ma di 8 canali digitali su ogni vecchia frequenza analogica. Meglio spendere, allora, qualche euro in più e orientarsi subito sulla tecnologia Mpeg4 (che legge anche il segnale Mpeg2): si eviterà di dover cambiare televisore o decoder tra pochi mesi. Fatto di non poco conto, inoltre, è che la Slovenia ha adottato da subito lo standard più avanzato.
Al passaggio al digitale terrestre, infine, fanno affidamento gli sloveni della provincia di Udine per poter ricevere finalmente (il loro avvio risale al 1995) le trasmissioni in sloveno prodotte dalla sede regionale Rai del Friuli Venezia Giulia. Il presidente della Regione, Renzo Tondo, e l'assessore Roberto Molinaro hanno più volte chiesto l'estensione del segnale della terza rete bis (quella che irradia i programmi in sloveno nelle province di Trieste e Gorizia) all'intero territorio regionale per farne il canale di tutte le espressioni linguistiche locali.
La risposta positiva è arrivata nel corso della seduta del Comitato paritetico per la minoranza slovena tenutasi lo scorso 5 ottobre, in cui il direttore della sede regionale Rai, Roberto Collini (nella foto in alto), ha annunciato che con il digitale terrestre il segnale della terza rete bis sarà esteso a tutto il territorio regionale. «In realtà una soluzione definitiva ancora non c'è — ha commentato Bojan Brezigar, presidente del comitato —, ma Collini ci ha assicurato che, con il digitale terrestre, la copertura per la quasi totalità del territorio regionale ci sarà per Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, Rai News e Rai Tre bis».

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