Da bi varvali ambient in spoštovali ljudi, ki živijo v Nediških dolinah, čezmejni elektrovod iz Okroglega v Viden, ki ga električna operaterja Italije (Terna) in Slovenije (Eles) imata v pameti do lieta 2020 spejati čez Posočje in Benečijo, je lahko le vkopan v tla. In tuole po že nucanih ciestinih al’ želiezniših koridarjah. Tako je pred kratkim napisu podpredsednik deželnega sveta Furlanije Julijske krajine Igor Gabrovec. Njega besiede se zde še buj pametne, po ledeni ujmi, po velikim ledu, ki je prejšnji tiedan zajeu tudi nekatere kraje Benečije in Posočja. Saj je debeu led pretargu električne niti in prevargu droge. Vsekakor iz Slovenije parhajajo novice, de bo Eles hmal’ začela dielati elektrovod. Pravijo, de se jo na bo moglo ustaviti, zatuo je trieba partiskati, de bi biu elektrovod spejan buj južno. Zmisnimo, de sta se Eles in Terna že lieta 2011 zmenila, de bi elektrovod iz Okroglega v Vidan paršu v Italijo na Solarjah v drešim kamunu.
L’elettrodotto transfrontaliero da Udine a Okroglo si farà. Dalla Slovenia non giungono notizie confortanti. Fonti istituzionali autorevoli hanno appreso direttamente dall’Eles, l’operatore elettrico sloveno, che le procedure per l’opera sono di imminente avvio e che le autorità locali sono impotenti davanti alla volontà dell’azienda statale. La battaglia da condurre è, dunque, sul tracciato dell’infrastruttura, il cui punto d’ingresso in Italia è stato stabilito da Eles, in accordo con l’omologa italiana Terna, al passo di Solarie. Nel Posočje (alta valle dell’Isonzo) si batteranno per spostare l’infrastruttura più a Sud. In Italia, invece, c’è chi propone la linea interrata. «La posizione della Regione in merito all’ipotesi dell’elettrodotto Okroglo-Udine è piuttosto chiara: non è un nostro progetto, né una nostra priorità. Nel caso delle valli del Natisone è da escludere una linea aerea che andrebbe a impattare mortalmente ogni possibilità di sviluppo di un’area ad alta vocazione turistico-paesaggistica. Le alternative ci sono: gli elettrodotti nei paesi civili e progrediti si fanno interrati, sfruttando “corridoi” già sacrificati quali linee ferroviarie, autostrade e simili. Questa è la nostra posizione e conseguentemente anche la nostra eventuale proposta», ha scritto in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale, Igor Gabrovec. Tale soluzione consentirebbe di evitare gli incovenienti fatti registrare nelle scorse settimane dal ghiaccio, che su molte linee aeree ha provocato la rottura del cavi e addirittura il crollo dei tralicci.