A tre giorni dall’entrata in vigore dei nuovi servizi, Provincia di Udine e Saf, come programmato, hanno esaminato le criticità emerse in questa prima fase. Sotto osservazione, in particolare, la situazione di Lusevera, Uccea e Grimacco dove i servizi cancellati per effetto dei tagli verranno ripristinati per venire incontro alle esigenze degli utenti. Questo l’esito dell’incontro di mercoledì 6 febbraio tra il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, l’assessore ai trasporti Franco Mattiussi e i vertici della Saf, Silvano Barbiero (presidente), Paolo Zaramella (direttore d’esercizio) e Gino Zottis (amministratore delegato). “Il sistema dei trasporti specie nelle zone di montagna – ha affermato l’assessore Mattiussi – rappresenta un importante servizio sociale da preservare. Partendo da questa consapevolezza e nell’ambito degli incontri programmati per il monitoraggio del nuovo assetto del trasporto pubblico locale, con la Saf abbiamo verificato la possibilità di rivederne la gestione per le aree più periferiche. Durante l’incontro operativo è stata individuata la possibilità di dare risposta alle esigenze delle comunità di Lusevera, Uccea e Grimacco – specifica Mattiussi – attraverso una nuova rimodulazione delle corse con modalità che i tecnici della Provincia e della Saf valuteranno in queste ore. Ogni novità verrà tempestivamente comunicata. Ci rendiamo conto – ha concluso Mattiussi – delle difficoltà che questa riorganizzazione del servizio ha causato. Rimodulazione effettuata salvaguardando i servizi essenziali per studenti e lavoratori e tenendo conto il più possibile dei bisogni così eterogenei dell’utenza”. Soddisfazione per la disponibilità di Saf a risolvere le criticità di Lusevera, Uccea e Grimacco nella parole del presidente Fontanini. “Alle aree e alla gente di montagna e delle località più periferiche, il servizio deve essere assicurato. Se alla Provincia di Udine fossero stati riconosciuti trasferimenti adeguati in funzione del territorio e della popolazione e non inferiori rispetto alla città di Trieste – ha sottolineato Fontanini – , questi tagli sarebbero stati meno pesanti e sofferti. Tagli che avrebbero dovuto essere differenziati in base al territorio e alle singole specificità. Invece noi subiamo l’ennesimo torto. E di conseguenza le rimostranze dei cittadini che protestano per il disservizio. L’accusa però dovrebbe essere rivolta alla Regione che determina i parametri dei trasferimenti”.