Ambulanza a San Pietro solo ipotesi_Rešilca v Špietru še ni

Ancora niente di certo per quanto riguarda la gestione delle emergenze nelle valli del Natisone dopo la riforma sanitaria. A quanto pare c’è ancora solo l’ipotesi che un’ambulanza verrà localizzata a San Pietro al Natisone. A dircelo è stato il dott. Luigino Saccavini, responsabile dell’Ufficio stampa dell’Ospedale di Udine. «I particolari – ha detto Saccavini –, però, non sono ancora stati definiti, perché siamo ancora in attesa di avere delle indicazioni almeno preliminari sul piano di emergenza. Questa ipotesi va sviluppata sulla base delle effettive esigenze e della compatibilità logistica della collocazione a San Pietro al Natisone con la mobilità verso le valli più interne».
A fine gennaio era stato fatto un sopralluogo sul terreno dal direttore dell’unità di emergenza 118 e dell’elisoccorso regionale, Elio Carchietti, accompagnato dal sindaco di San Pietro, Mariano Zufferli, e dal sindaco di San Leonardo, Antonio Comugnaro, per individuare il luogo più adatto ad accogliere due postazioni per l’ambulanza. Inizialmente si era prospettata la seguente soluzione: per tutto il territorio delle valli del Natisone avrebbe dovuto esserci a disposizione un’ambulanza che tra le 7 e le 19 si sarebbe dovuta trovare davanti alla sede del poliambulatorio di San Pietro al Natisone, mentre dalle 19 alle 7 a San Leonardo davanti al municipio.
«In realtà si trattava solo di una proposta – ha spiegato il sindaco di San Leonardo, Antonio Comugnaro –, che io ho smentito subito, perché secondo me non è il caso di mettere un’ambulanza a San Leonardo per una questione pratica e logistica. Non possiamo pretendere di mettere in ogni paesino un’ambulanza. È giusto metterla a San Pietro visto che lì c’è anche la sede della guardia medica. Che significato avrebbe cambiare pedine senza nessuna logicità?».
A San Leonardo c’è invece il Punto blu: sotto la tettoia della canonica di Merso di sopra c’è una postazione con un defibrillatore messo a disposizione di chiunque abbia l’abilitazione per usarlo. Gli altri defibrillatori sono a Stregna, a San Pietro e un altro a San Leonardo.
I tempi della riforma sono ancora tutti da stabilire. «Spero che sapremo qualcosa il prima possibile e che saranno fatte scelte giuste per il territorio, inteso come ambito e come pronto soccorso», ha detto ancora Comugnaro.
«Queste proposte – ha sottolineato il primo cittadino di San Leonardo – vengono fatte a livello generale, dell’Azienda, ma sono cose che devono essere messe a punto nel minimo dettaglio. E poi va fatto un sunto traendo il meglio di queste proposte dal punto di vista economico, pratico e funzionale. Il risultato dev’essere il massimo a cui possiamo ambire. A noi vengono fatte delle proposte dall’Azienda sanitaria e abbiamo dato la nostra disponibilità a seguire le loro indicazioni, ma sono loro che hanno in mano le statistiche, la parte economica. Noi possiamo solo essere contenti se ci danno qualcosa in più».
Per il momento il Pronto soccorso di Cividale del Friuli continua ad essere attivo 24 ore su 24, con le emergenze che vengono gestite insieme all’ospedale di Udine in base alla gravità dei casi.

 

Ženarja so na zdravstveni ustanovi obljubili, de bo na teritoriju nimar adna ambulanca.
Podne naj bi bla ustavljena v Špietru in ponoči v G. Miersi.
Junja so oznanili, de bo nimar v Špietru. Vprašali smo, kada se bo tuole zgodilo. Iz videnskega špitala so nam
odguorili, de gre šele za projekt in na vedo, kadà ga bojo uresničili.

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