Le bellezze delle Alpi e delle Prealpi Giulie, la gastronomia e la ricettività di alta qualità, la cultura e la lingua della Benecia (il territorio che va da Resia a Prepotto passando attraverso le valli del Torre e del Natisone) saranno presto all’attenzione di centinaia di migliaia di appassionati della montagna in Germania. Si è infatti conclusa lunedì, 10 giugno, la visita di tre giorni di Georg Hohenester, caporedattore di Dav Panorama, rivista quindicinale della Deutsche Alpenverein,l’omologo del Cai in Italia. La visita è propedeutica ad una serie di articoli sul periodico tedesco, che conta poco meno di un milione di abbonati ed è seguitissimo per i suoi consigli in merito a luoghi di escursione e vacanza.
«Sono stati tre giorni intensi e pieni di spunti molto interessanti – evidenzia Hohenester –. Abbiamo camminato in Val Resia, a Casera Canin, in Val Torre fino a Prossenicco e poi nelle Valli del Natisone. Ho apprezzato molto questo progetto, che parte dai punti di forza del territorio, ma non si nasconde i limiti soprattutto infrastrutturali che vanno colmati per promuovere a livello internazionale questa nuova destinazione turistica. Sicuramente ci sarà grande interesse in Germania per una destinazione poco nota e da scoprire, che si connota per un turismo sostenibile e rispettoso della natura. Mi complimento per l’ottimo stato di manutenzione dei sentieri. D’altra parte c’è molto lavoro da fare per migliorare l’attività ricettiva. Ci sono ottime sistemazioni per famiglie e piccolissimi gruppi, ma mancano strutture adatte ai gruppi più grandi (dalle 12 persone in su) e anche hotel di alta qualità, importanti per attrarre il pubblico con più disponibilità a spendere. Va migliorata anche l’informazione cartacea e sul web sui sentieri (grado di difficoltà, punti di attrazione…), non tanto per gli itinerari alpinistici, ma per quelli escursionistici che attraggono un pubblico meno organizzato e informato».
A realizzare questa iniziativa è stata la Dmo Benecija, l’associazione di promozione sociale nata due anni fa su iniziativa dell’Inštitut za slovensko kulturo/Istituto per la cultura slovena di S. Pietro al Natisone per favorire lo sviluppo economico di un’area montana gravemente colpita dallo spopolamento e far conoscere le peculiarità linguistiche e culturali locali. Si tratta di un’équipe formata da 7 giovani del territorio, con competenze specialistiche variegate nel settore turistico.
«La filosofia dell’Istituto per la cultura slovena – spiega il presidente, Giorgio Banchig –, è quella di aprirsi all’esterno, non solo con le manifestazioni culturali, ma anche con il turismo. Aprendoci e confrontandoci possiamo conoscere meglio noi stessi e radicarci ancora di più nella nostra cultura, storia e identità».
Per l’occasione è stato annunciato che in autunno si terrà, molto probabilmente a Castelmonte, una Borsa internazionale del turismo, organizzata insieme all’Unione turistica slovena, che riunirà operatori specializzati italiani, sloveni e austriaci per far conoscere le bellezze e le potenzialità turistiche della Slavia Friulana e del Friuli Orientale. (Roberto Pensa)