Se c’è una festa che nell’anno riunisce la comunità di Prossenicco/Prosnid, questa è certo la festa di Rožarska Mati Božja, la Madonna del Rosario. Come ricordiamo spesso, ogni paese della Slavia ha una particolare ricorrenza dell’anno in cui la comunità si riunisce, spesso richiamando anche emigranti o discendenti di emigranti da località lontane.
E così è stato a Prossenicco/Prosnid domenica, 1 ottobre, quando la comunità si è riunita nella chiesa di San Leonardo per la liturgia della Parola, celebrata dal diacono Paolo Comelli.
Complice anche la calda giornata d’inizio autunno, molti sono stati i fedeli presenti in chiesa, giunti non solo da altre località del comune di Taipana/Tipana e del circondario, ma anche rientrati per l’occasione da molto lontano. Prossenicco un tempo contava seicento abitanti, oggi non raggiunge i trenta. Eppure per la festa della Madonna del Rosario si sono ritrovate in paese alcune centinaia di persone.
Riprendendo il Vangelo, nell’omelia il diacono Comelli ha invitato i fedeli a diffidare dalle pratiche religiose senza contenuto e ha ricordato come il Signore sia sempre dalla parte del peccatore che si apre alla conversione. Nella festa della Madonna del Rosario, ha invitato i fedeli a chiedere aiuto a Maria affinché ci porti al Signore.
La celebrazione è stata resa particolarmente partecipata dai canti della tradizione del nuovo coro di Prossenicco, in italiano, sloveno e friulano. Tra i cantori, che hanno iniziato a prepararsi ad agosto, alcuni sono rientrati appositamente anche da molto lontano, fin dal Piemonte. Tanta è stata la voglia, quindi, di dare il proprio contributo a questo momento di comunità.
Dopo la liturgia, gli uomini del paese – tra cui anche il sindaco di Taipana, Alan Cecutti – hanno portato l’antica e pregiata statua della Madonna in processione lungo la strada principale, addobbata a festa da piccoli altarini e da diverse tovagliette ricamate esposte alle finistre, riportanti anche scritte devozionali in sloveno.
Grande partecipazione, da parte dei fedeli, soprattutto al rientro della processione in chiesa, quando in conclusione la cantoria ha intonato Lepa si roža Marija.
La celebrazione è stata resa ancora più suggestiva dal ritrovato bacio delle croci, che dopo alcuni anni flebili, anche a causa della pandemia, ha trovato nuovo vigore. Oltre a quella di Prossenicco, infatti, sono intervenute in paese le croci di Taipana/Tipana, Montemaggiore/Brezje, Platischis/Plestišča, Monteaperta/Viškorša, Cornappo/Karnahta, Lusevera/Bardo e Chialminis/Vizont.
La giornata è proseguita in allegria, tra chi ha scelto di stare in compagnia dei propri cari e chi ha preferito mangiare qualcosa insieme agli altri membri della comunità più ampia, riunita per l’occasione.
La ricorrenza ha certo avuto successo anche perché ognuno tra i sodalizi della comunità ha prestato in qualche modo aiuto alla Parrocchia di San Leonardo. Tra questi, anche la Pro loco Prossenicco Aps e la Pro loco Amici di Prossenicco. (Luciano Lister)