Nad Viškoršo letos le zavetišče_Gran Monte, il rifugio apre il ricovero

Dal santuario della Beata Vergine di Castelmonte lo segnala anche il rettore, padre Gianpaolo Campagnolo. Negli ultimi tre anni è stato registrato un aumento esponenziale dei pellegrini sul Cammino celeste, che collega i santuari di Barbana e Lussari passando per un lungo tratto a ridosso del confine con la Slovenia.

La sesta tappa collega Montemaggiore/Brezje al rifugio del Gran Monte sopra Monteaperta/Viškorša. Ivano Carloni, che a Monteaperta è l’anima delle penne nere, spiega: «Avremmo dovuto aprire il 15 giugno, ma non lo abbiamo fatto a causa del Covid-19. Al momento non c’è nessuna prenotazione, mentre l’anno scorso in questo periodo ce n’erano già un’ottantina». Anche se il rifugio è chiuso, tuttavia nello stesso locale rimane aperto il bivacco. Secondo Carloni è ben attrezzato: «Dispone d’ingresso, bagno aperto con acqua corrente, lavabo e water, ma non doccia. Non c’è l’acqua calda, perché è stata chiusa. Ha anche un soggiorno con tavolo e alcuni posti a sedere nonché una cucina, dove c’è la stufa con il fornello a gas». La bombola va acquistata e portata su senza collegamento stradale; quello che spesso manca è un corrispettivo nella cassetta delle offerte per la fruizione del gas. I posti letto sono otto, precisa Carloni: «Bisogna portarsi da mangiare e da bere, nonché sacco a pelo, sacco lenzuolo o qualcosa di personale, per non andare a dormire, come ha fatto qualcuno, con gli scarponi, magari bagnati. Qualche ospite ha già lasciato le coperte bagnate, o diversi rifiuti di vetro e plastica, che poi vanno portati giù».

Circa una volta a settimana qualcuno sale al rifugio per controllare la situazione; a inizio luglio si procederà al taglio dell’erba sul prato antistante. «Quest’anno non si svolgerà la tradizionale festa del locale gruppo alpini, che si occupa del rifugio, di solito organizzata ogni secondo fine settimana di agosto», nota Carloni. «Da vent’anni la gestione del rifugio è sempre stata a cura del gruppo alpini di Monteaperta, probabilmente proseguiremo anche negli anni successivi, se troveremo un nostro alpino disposto a seguirlo come ho fatto io per vent’anni. Non fosse che sono stati fatti degli investimenti con un impianto fotovoltaico nuovo che ho pagato io stesso, e che per questo investimento non è ancora stato erogato il contributo promesso dalla Regione, quest’anno non sarei salito. Avevamo il diritto di prelazione e abbiamo chiesto ancora per un anno la gestione. Se troveremo tra i nostri soci qualcuno disposto ad andare su lo terremo, altrimenti lo restituiremo al Comune di Taipana, che procederà con qualche bando».

Su internet da alcuni giorni stanno venendo segnalate le realtà ricettive aperte e quelle chiuse in zona. A Lusevera, ad esempio, la trattoria Alle sorgenti è chiusa, anche se voci ne annunciano l’apertura ai primi di luglio. L’albergo Ai ciclamini, invece, è in ristrutturazione da gennaio e, quindi, chiuso. Lungo la strada per Tanamea/Ta na meji si trova la struttura Allegra, con quattro bungalow e 12 posti letto e servizio di ristorante.

Volendo i camminatori lungo il Cammino celeste possono scegliere di non fermarsi a Montemaggiore, tagliando da Prossenicco per arrivare a Monteaperta. Qui possono pernottare alla locanda Dall’orso e salire al rifugio il giorno dopo. (Luciano Lister)

Koča na grebenu Stola, v kraju Špik nad Viškoršo in ob Nebeški poti, odpre letos romarjem in turistom le zavetišče. Gostinske ponudbe tako ne bo. Turisti in romarji bodo morali peljati s sabo hrano in vse potrebno za prenočitev.

Pandemija novega koronavirusa je močno vplivala na letošnjo poletno turistično sezono, tako da je do zdaj v primerjavi s prejšnjimi leti prišlo manj turistov in romarjev. Tako nam je povedal domačin Ivano Carloni, ki kot predstavnik domače sekcije vsedržavnega združenja alpincev kočo upravlja že dvajset let.

V okolici Nebeške poti ponujajo prenočišče in tople jedi v Brezjah ali blizu kraja Ta na meji.

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