Tipana išče novega župana_Taipana cerca un nuovo sindaco

tipanaV Tipano je paršu komisar, ki bo imeu po rokah kamun do voliteu spomladi hlietu. Dežela je na tuole mesto imenovala Maurizia Malduco, ki je biu puno liet šondik v Ahtnu. Kriza v Tipani je ratala potle ki je kamunski kosej dvakrat zavarnru bilanco za lieto 2015, zatuo sta odstopila, dala dimišjone šindik Claudio Grassato in tudi vičesindik Alan Cecutti. Pruzapru je kriza na tipajskim kakunu ratala že ‘no lieto odtuod, kar je odsopu vičešindik Elio Berra, ki je biu priet kar 15 liet šindik. Odstopu je, zatuo ki je biu Grassato za vstop Tipane v Tersko nadkamunsko unijo, ki po Berri zanemarja teritorij v gorah in na spoštuje slovenskega jezika in kulture. K Berri so se v kamunskim konseju pardružili še trije konsiljeri iz večine, takuo je Grassato ostu brez zadostne podpuore. Sada se že ugiba, kaduo bo kandiriru za šindika. Grassato še nie poviedu, če bo spet poskusu on. Nekateri pravijo, de bo kandiriru Cecutti. S svoje strani je Berra jasno poviedu, de on na bo vič kandidiru.

Si torna al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Taipana/Tipana. L’amministrazione di Claudio Grassato ha retto poco più di 2 anni dalle elezioni celebrate a fine maggio 2014, anche se nelle intenzioni avrebbe dovuto dare continità ai tre mandati di Elio Berra, del quale il nuovo sindaco era stato assessore. La crisi è scoppiata già un anno fa, con le dimissioni da vicesindaco dello stesso Berra, il quale contestava a Grassato la volontà di entrare in un’Unione territoriale intercomunale del Torre a suo dire irrispettosa del territorio montano e della minoranza slovena. Con Berra si sono schierati altri tre consiglieri di maggioranza. Unendo il proprio voto a tre dell’opposizione, avevano impedito l’ingresso di Taipana nell’Uti e bocciato altri provvedimenti della giunta. Di converso, Grassato ha goduto dell’appoggio di Bassi, già suo antagonista alle elezioni, e nominato Alan Cecutti nuovo vicesindaco. In definitiva, il quadro uscito dalle elezioni si è stravolto, con alcuni membri della maggioranza passati tra le fila dell’opposizione, e viceversa, e la nascita di «gruppi» autonomi/ indipendenti, con conseguenti pensamenti e ripensamenti, discussioni senza venire a capo di nulla, ma anche silenzi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando il Comune al commissariamento, è stata per due volte, a luglio, la mancata approvazione del bilancio, con 6 voti a favore e 6 contro. Grassato si è dimesso, così pure il vice Cecutti, al quale sarebbe dovuta passare la guida dell’amministrazione. Il commissario, Maurizio Malduca nominato dalla Regione governerà Taipana/Tipana fino alla prossima primavera, perché non c’è più tempo per votare in ottobre, quando sarà interessato al voto il vicino paese di Nimis. È troppo presto per dire chi si candiderà a sindaco. Grassato ci riproverà? Scenderà in campo Cecutti? Da parte sua Berra, annunciando di non voler più correre per la prima poltrona del municipio, non nasconde la sua amarezza e sottolinea, in primo luogo, come questa situazione venutasi a creare gli provochi non poco dispiacere. Non è sua intenzione fare polemica, né creare tensioni ulteriori. «Non servono, in questo momento – dice –; dobbiamo solo lavorare per il bene del nostro paese che, come tanti altri di questa nostra povera montagna, non hanno mai beneficiato dei giusti fondi per lo sviluppo e il rilancio». Ma perché la frattura con Grassato? «Non ho nulla da dire nei suoi confronti per il suo ruolo di assessore, che ha svolto bene, con attenzione. È per questo che lo abbiamo sostenuto la scorsa tornata nella corsa a sindaco – risponde –. Poi, però, le cose sono cambiate. Tra i problemi più grandi, che hanno creato frizioni, c’è stata la questione Uti, c’è poco da dire. E poi come è stato gestito il nodo dei danni dovuti alla galaverna. Non ho apprezzato, infine, in tutta sincerità, i “proclami” di Grassato agli organi di informazione e le lettere protocollate, di “informazione” alla popolazione, con accuse e descrizione dei fondi persi e dei lavori a rischio. Ma, ripeto, non voglio fare polemiche: adesso saranno mesi delicati. Cerchiamo di fare il possibile per restare uniti come comunità, e andare avanti». (Paola Treppo)

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