Un incontro musicale nel segno di antichi legami sul confine

 
 
Da Taipana a Kobarid, passando per Prossenicco e il Breginjskj kot, la gente comune sente la necessità di incontrarsi e ricostruire quegli antichi legami che ancora sente come patrimonio irrinunciabile, in grado di rappresentare una forte identità, sulle due sponde del Natisone, un fiume divenuto autentica cerniera. Domenica 5 giugno, nella chiesa di Prosnid/Prossenicco, si sono dati appuntamenti i cori Naše vasi di Tipana e Ženska vokalna skupina di Breginj, per un incontro musicale promosso da Kg Stol di Breginj, presieduto da Vida Skvor, persona che da anni tiene significativi rapporti con i paesi della Benecia. Diretti rispettivamente da Davide Clodig e da Vera Clemente (vive a Tolmin, ma è di origine resiana), le formazioni canore hanno messo in mostra spiccate doti musicali, una conferma per le donne slovene di Breginj, ma anche una piacevole sorpresa per il Naše vasi che, forte di nuovi ingressi, sta accrescendo il proprio spessore artistico. Nel passaggio tra un’esibizione e l’altra, Clodig ha diretto a cori uniti Imejmo se radi (Vogliamoci bene), mentre la professoressa Clemente li ha nuovamente riuniti per il canto finale, quel Lepa si, lepa si, roža Marjia, che è da ritenersi a ragione l’inno della Slavia friulana, così come aveva affermato p. Ciril Čarga, sacerdote sloveno che vive la sua serena vecchiaia a Udine, con ‘campus estivo’ al santuario di Lussari. Ma vale la pena ricordare che, come già riferito, un altro segnale di comunanza sta per sbocciare domenica 11 luglio, quando le associazioni di Prosnid e del Breginjski kot proporranno una giornata di incontro a Ponte Vittorio, all’insegna di Most brez meje, ovvero Ponte senza confini.

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