
Uno dei luoghi più caratteristici del comune di Resia è la località di Sella Carnizza/ta-na Karnïci. Sull’omonimo passo sorge l’alpeggio di Gnivizza/Njïvica. In resiano gli edifici privati dove si praticava la monticazione vengono chiamati planïne e tradizionalmente erano abitati d’estate, quando il bestiame veniva condotto al pascolo. Con la fine della bella stagione gli animali venivano ricondotti nelle stalle di fondovalle.
Dall’agglomerato un itinerario pianeggiante di circa un quarto d’ora porta alla chiesetta di Sant’Anna di Carnizza. In questa località, all’interno del Parco naturale delle Prealpi Giulie, si trovano anche tante strutture realizzate tra la prima guerra mondiale e la guerra fredda.
Queste opere costruite a scopo bellico potrebbero, una volta riqualificate, diventare un’attrazione turistica. Di questo si è parlato martedì, 3 giugno, a Udine al convegno dal titolo «Sbarramenti difensivi di Sella Carnizza e Passo Tanamea tra passato e futuro», organizzato nella sala convegni della Fondazione Friuli a Palazzo Antonini-Stringher.
Dopo i saluti del presidente della Fondazione Friuli, Bruno Malattia, sono intervenuti la sindaca di Resia/ Rezija, Anna Micelli, il comandante della Brigata alpina Julia, gen. Francesco Maiariello, il comandante dell’8° Reggimento alpini Brigata alpina Julia, coll. Lorenzo Riva e il comandante del 12° Reparto infrastrutture ten. coll. Ivano Borserini. Per entrare nel vivo dell’argomento sono seguiti altri interventi, allo scopo di riflettere su come valorizzare al meglio a fini turistici queste testimonianze del passato. Matteo Chiaruttini ha presentato l’attività da lui svolta quale professionista incaricato; la presidente della Rete italiana European green belt, Francesca Visintin, ha messo a confronto le varie esperienze lungo la Egb (European green belt); il responsabile dell’Ufficio progetti strategici di Promoturismo Fvg, Nicola Revelant, ha parlato delle prospettive di valorizzazione turistica dei luoghi della guerra fredda, mentre il sindaco di Villa Santina, Domenico Giatti, ha illustrato le esperienze relative all’argomento già in atto nel suo comune. (Sandro Quaglia)
V občini Rezija je na Karnici mogoče opaziti številne zapuščene bunkerje, ki so jih za vojaške potrebe zgradili med prvo in drugo svetovno vojno ali v povojnem času.
V torek, 3. junija, je v dvorani fundacije Fondazione Friuli v palači Antonini-Stringher v Vidnu potekal posvet z naslovom «Sbarramenti difensivi di Sella Carnizza e Passo Tanamea tra passato e futuro» (v slovenščini «Obrambne utrdbe na Karnici in kraju Ta na meji med preteklostjo in prihodnostjo»), na katerem so razpravljali o morebitnem turističnem vrednotenju teh zdaj zapuščenih objektov.
Po uvodnem pozdravu predsednika fundacije Fondazione Friuli, Bruna Malattie, so spregovorili županja Občine Rezija Anna Micelli, poveljnik 8. polka alpincev Brigata alpina Julia, polkovnik Lorenzo Riva, in poveljnik 12. oddelka za infrastrukturo, podpolkovnik Ivano Borserini. Na turistično vrednotenje so se v svojih nastopih še posebej osredotočili Matteo Chiaruttini, predsednica italijanske mreže Evropski zeleni pas (Rete italiana European green belt) Francesca Visintin, odgovorni za Urad za strateške projekte pri družbi Promoturismo FVG Nicola Revelant ter župan Občine Villa Santina Domenico Giatti.