
Una splendida pista ciclabile prealpina, ottenuta ripristinando una vecchia strada militare che percorre il dorso delle montagne e con la ristrutturazione e messa in sicurezza della mulattiera degli Alpini che sale sul Gran Monte. Un percorso mozzafiato, da fare a piedi e in bici, che si dipana tra splendidi panorami e testimonianze storiche di assoluto interesse. Sta per nascere per iniziativa dei comuni di Attimis, Faedis e Taipana, andandosi a collegare con le viabilità già esistenti a Sud-Ovest in comune di Torreano e, attraverso il passo delle Fracadizze, a Montefosca di Pulfero, e a Sud-Est con la Slovenia percorrendo la splendida dorsale dei monti Mužec (dove è già attivo un bivacco) e Stol che si erge tra Breginj e Kobarid. Il progetto gode di un contributo regionale di circa 6 milioni di euro.
La strada militare, abbandonata da molti anni, sarà completamente risistemata per una lunghezza di 16 km e arricchita con un percorso tematico di pannelli descrittivi e fotografici legati alla memoria della Grande Guerra – spiega il sindaco di Taipana (comune capofila del progetto), Alan Cecutti –. Prevista la ristrutturazione del bunker presente alle Bocchette di S. Antonio, sopra Canebola, in comune di Faedis (dove il 27 ottobre del 1917 un fante italiano da solo, a costo della propria vita, rallentò per ore l’avanzata delle truppe tedesche, Ndr) e la realizzazione di un Museo della Grande Guerra a Taipana. Completerà il quadro la ristrutturazione e riapertura del rifugio Ana del Gran Monte: prevediamo di fare a breve il bando per l’affidamento della gestione entro fine anno. Speriamo di trovare operatori interessati: è in una zona un po’ isolata ma già oggi molto frequentata e in prospettiva di sicura crescente attrazione per gli escursionisti a piedi e in bici grazie ai nuovi investimenti. Contiamo di aprire i primi cantieri entro la fine dell’anno».
L’obiettivo è non solo di portare visitatori ed escursionisti, ma anche (e soprattutto) quello di creare le condizioni perché i turisti possano anche pernottare in loco. In questa direzione va la ristrutturazione e la gestione professionale del rifugio del Gran Monte. A questo si affianca un altro grande progetto: «A Ponte Vittorio, su un’area di 6 ettari, andremo a realizzare un’area campeggio per tende e camper – spiega Cecutti –. Il primo lotto è già finanziato, e prevede la realizzazione, oltre all’area attrezzata di campeggio, di una reception e di un piccolo bar. Il successivi lotti prevedono la realizzazione di una sorta di glamping con piccole casette per le famiglie. Sorgeranno su un’area molto bella perché ondulata con delle piccole colline in cima alle quali verranno appunto realizzate queste strutture ricettive che avranno degli alti standard di qualità. Stiamo concludendo il progetto esecutivo e contiamo di iniziare i lavori dopo l’estate».

Fondamentale per lo sviluppo del turismo è il fattore umano determinato dagli operatori e dal contesto che deve essere formato e accogliente: «Dalla metà dell’anno prevediamo anche di partire con degli eventi di animazione turistica che vedranno coinvolto il territorio – aggiunge al proposito Cecutti –. Già operano nella zona, soprattutto a livello di cicloturismo e mountain bike, dei gruppi di giovani (del luogo e non) che stanno facendo un ottimo lavoro».
Non mancano i problemi, anche burocratici. «Le amministrazioni comunali, per spendere soldi pubblici sui sentieri devono disporre della proprietà del terreno – spiega Cecutti –. Non basta constatare che magari sono usati da secoli come sentieri di montagna o mantenuti da decenni dal Cai. Si tratta spesso di particelle catastali in multiproprietà e con proprietari assenti o emigrati all’estero. Le procedure per gli espropri sono perciò complesse e onerose. Sottolineo che diversi cittadini, venuti a conoscenza del progetto di sviluppo del territorio, decidono volontariamente di donare i terreni al comune, ritengo che andrebbe cercata una soluzione legislativa per facilitare gli investimenti e la manutenzione della sentieristica». (Roberto Pensa)
Kot so že javno napovedali pred nekaj meseci, bodo v okviru projekta za razvoj kolesarskega turizma in vrednotenje dediščine iz prve svetovne vojne obnovili vojaško cesto v gorskem delu občin Tavorjana, Fojda, Ahten in Tipana. Odsek, dolg 16 kilometrov, bo še bolje povezal že obstoječo mrežo cest, ki so primerne tudi za kolesarjenje med gorskim predelom občine Tavorjana, Čarnim vrhom pri Podbuniescu, Zgornjo Nediško dolino, Karnajsko dolino v občini Tipana ter Breginjskim kotom v Sloveniji. Projekt bodo uresničili s sredstvi v višini šest milijonov evrov, ki jih je namenila Dežela Furlanija-Julijska krajina. V okviru projekta bodo med drugim obnovili bunker nad Čeniebolo.
Župan Občine Tipana, Alan Cecutti, nam je povedal, da bodo v Tipani odprli tudi Muzej prve svetovne vojne. Nad Viškoršo pa bodo obnovili in znova odprli kočo na Veliki gori, za katero bodo poiskali upravitelja.
Zanimiva novost je tudi, da bodo kmalu stekla dela za ureditev kampa pri Mostu na Nediži. Novo infrastrukturo za turiste bodo zgradili na območju šestih hektarjev. S finančnimi sredstvi za izvedbo prvega sklopa del že razpolagajo, zato bodo lahko zgradili recepcijo, bar in kamp. V prihodnje bodo stekla tudi dela za postavitev glampinga, torej območja za taborjenje v urejenem in opremljenem šotoru ali premični hišici. Župan Cecutti se zaveda, da bo treba zagon nove infrastrukture podpirati s krepitvijo turističnih storitev.