
Sono passati duemila anni da quando Erone di Alessandria, nel primo secolo dopo Cristo, inventò una macchina, azionata per mezzo di monete, che erogava acqua per cerimonie propiziatrici nei templi. Quella macchina è considerata antesignana dei moderni distributori automatici che agevolano la vita a consumatori e utenti. Ormai ce ne sono per ogni sorta di prodotto e servizio. Eppure ha destato curiosità la comparsa di distributori automatici di pellet sfuso a Cividale (nei pressi dell’Istituto tecnico agrario) e a Chiusaforte (vicino alla Casa dell’acqua tra la statale Pontebbana e la ciclabile Alpe Adria), dove il consumatore può prelevare la quantità desiderata di prodotto 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Li ha collocati l’azienda agricola di Andrea Venturini, imprenditore di Azzida noto nel settore della legna da ardere.
«Non avendo un punto vendita, ho pensato di dare un servizio in più ai consumatori, con un risvolto anche ecologico grazie al minore utilizzo dei sacchi di plastica, dato che per il prelievo di pellet si utilizzano sacchi e altri contenitori riciclabili. C’è poi anche il risvolto pubblicitario per la mia azienda, che si fa conoscere e apprezzare per un prodotto di qualità», spiega Venturini.
E i primi riscontri sono positivi. «A Cividale il distributore ha iniziato a funzionare nella prima metà di febbraio. Ci sono volute alcune settimane perché la gente lo vedesse e prendesse dimestichezza, ma ora constato acquisti giornalieri e consistenti – fa sapere l’imprenditore –. Nella città ducale l’iniziativa è stata mia e l’iter burocratico è stato abbastanza celere. Devo ringraziare il Comune e il consigliere regionale Elia Miani per il supporto. Per quanto riguarda Chiusaforte, è stata la stessa amministrazione comunale a sollecitare l’installazione. E ho riscontrato interesse anche in Carnia. Compatibilmente con la disponibilità delle aree vorrei allargare la rete, però procedendo con prudenza, perché l’investimento è importante. Naturalmente i distributori automatici non si sostituiscono al tradizionale sistema di distribuzione del pellet tramite la consegna a domicilio, che, anzi, viene implementata, grazie alla pubblicità derivata dalle macchine automatiche. Il prodotto viene dalla Slovenia ed è cento per cento abete certificato En plus A1».
Venturini affianca la distribuzione del pellet a quella di legna da ardere. «Lavorare nel bosco era una mia passione fin da piccolo, quando far legna per la famiglia era una necessità. Aiutavo mio padre, poi ho pensato, ero alla fine delle superiori, di far rendere il bosco di nostra proprietà, fornendo legna ad amici, conoscenti e colleghi del supermercato dove lavoravo. Col passaparola il volume degli affari è aumentato e la passione è diventata professione. Attualmente attingo legno per il 90 per cento da boschi di proprietà e per il restante 10 per cento acquistando il taglio».
Il settore boschivo in Benecia va forte e le aziende crescono. «Resta il problema delle proprietà frammentate, il che rende molto difficile il taglio su superfici importanti, fattore indispensabile per un buon ritorno economico – sottolinea Venturini –. E poi è necessaria la manutenzione delle piste forestali esistenti e soprattutto l’apertura di nuove. A chi è contrario bisogna far capire che realizzando le strade non si perde superficie, ma si dà valore alla proprietà. Sarebbe necessario, poi, un riordino fondiario. Io negli anni, partendo da zero, ho acquistato sessanta ettari di bosco e lavoro bene. Con parcelle da cinquemila metri quadrati non si fa niente, mentre già con dieci ettari si possono fare dei tagli più ecosostenibili, quindi lasciare il giusto numero di matricine e non buttare giù tutto perché altrimenti il taglio è antieconomico. In definitiva, accorpamento delle proprietà e viabilità forestale farebbero dei boschi delle Valli del Natisone un patrimonio ancor più grande».
Con il suo lavoro, Venturini si sente legato alle Valli del Natisone. «Il nostro territorio con la sua natura o lo vivi lavorandoci o sei portato ad andare via o ancora a farne un dormitorio», afferma. (E. G.)
Februarja je namestitev avtomatov za prodajo peletnega lesa pri Agrarnem zavodu v Čedadu vzbudila precejšnjo radovednost. Za novost je poskrbelo gozdarsko podjetje Andrea Venturini, ki je na prošnjo tamkajšnje občinske uprave podoben avtomat namestilo tudi v Klužah.
Andrea Venturini se za uspešno namestitev avtomata v Čedadu še posebej zahvaljuje občinski upravi in deželnemu svetniku Eliju Mianiju. Podjetnik pravi, da namestitev avtomatov, ki delujejo 24 ur na dan in že prinašajo precejšen dobiček, ne bo nadomestila dostave smrekovega peletnega lesa na dom.
Gozdarsko podjetje Andrea Venturini prodaja tudi drva za kurjenje, ki jih podjetnik pridobiva s šestdesetih hektarjev gozdnih zemljišč, kupljenih v preteklih letih za razvoj svoje dejavnosti.