
Un segno visibile di ringraziamento per la gratuita disponibilità di Filippo Sturmig a servizio della comunità. Vuole essere questo la targa in sua memoria che la comunità di Masarolis/Mažeruola ha posto sul campanile vicino alla chiesa del paese.
Dopo la Messa di domenica, 29 dicembre, i Možerci si sono riuniti per la benedizione della nuova lapide commemorativa in memoria di Sturmig. Nato nel 1920 e mancato nel 2010, in paese non è ricordato solo come falegname artigiano, ma anche come il compaesano che ogni giorno andava a suonare le campane a mano.
Come ha detto a nome della comunità Monica Boreanaz, l’iniziativa esprime l’affetto del paese nei confronti di Filippo. «Un uomo il cui senso di appartenenza, la disponibilità e la generosità verso la chiesa e la comunità in generale hanno saputo conquistare la comunità, con bontà e riservatezza. Tutti ricordano il Benelli giallo con cui andava a fare la spesa, l’amore per le camminate e la passione nel raccontare le vecchie storie, nonché come non si tirasse mai indietro se ci fosse qualcuno da aiutare o un lavoro da completare».
Nel ricordo della comunità, per Sturmig la falegnameria non era solo un lavoro, era anzitutto passione ed arte. Lo si può vedere nelle capanne del presepe ancora allestito a Masarolis, da lui realizzate, o nei giocattoli creati per i bambini. La passione di Filippo per il suo mestiere ha trovato espressione anche nel lascito della sua casa alla comunità, col suo laboratorio che resta adibito ad esposizione sul mestiere di falegname.
Nella vita quotidiana, poi, Filippo ha in qualche modo accompagnato tutta la comunità come campanaro e orologiaio. Ogni giorno curava con estrema cura e precisione l’orologio del campanile. «Per molti anni le campane hanno suonato grazie alla sua abilità, accompagnando lo scandire della nostra vita nei suoi momenti belli e in quelli meno belli, a servizio di tutti», ha ricordato ancora Boreanaz. Quando il suono delle campane è diventato un impegno troppo gravoso, Sturmig ha voluto comunque garantire la continuità del servizio, donando l’impianto elettrico per il suono automatico, funzionante ancora oggi.
«Filippo ha vissuto la sua vita facendo suoi e vivendo fino in fondo gli insegnamenti del Vangelo. La sua umiltà, la sua disponibilità, il suo mettersi gratuitamente a servizio dell’altro e il suo adoperarsi senza riserve per il prossimo sono e rimangono un insegnamento per tutti noi». Di questo resterà memoria grazie alla targa, posta sul campanile di Masarolis che è stato, in qualche modo, la sua seconda casa.
Nel benedire la nuova lapide il vicario parrocchiale, don Cyriacus Ellelleh, ha notato come le azioni del campanaro e falegname abbiano lasciato un segno importante per tutti i presenti. «Non siete in tanti a vivere qui a Masarolis, ma in paese si respira un clima speciale, che non si può spiegare. Non sapevo chi fosse Filippo, ma oggi attraverso questo momento lo conosco. Lui è morto, ma vive ancora con noi per tutto il bene che ha fatto per la comunità e che la comunità non ha mai dimenticato».
Come Sturmig sia ancora vivo nella comunità, è stato constatato anche dal vicesindaco del Comune di Torreano, Giuliano Lesa, presente alla scopritura della targa insieme all’assessore Miriam Macorig. «Filippo vive ancora nello spirito che avete voi tutti qui, nell’amore che avete per il vostro territorio e per il vostro paese, di cui vi prendete cura tanto nell’aspetto materiale quanto in quello spirituale», ha detto Lesa, assicurando che l’amministrazione comunale continuerà a sostenere progetti che rendano Masarolis un centro di attrattività turistica a livello naturalistico e storico. Un ruolo centrale sarà rivestito, ovviamente, dal lascito che Filippo ha fatto della sua casa alla comunità, attraverso la fondazione Aminta Flebus.
Alla cerimonia a Masarolis hanno partecipato anche diversi parenti di Filippo, tra cui Elvio Macorig, Fabrizio Floran e Tiziano Floran, di cui era zio.
A margine dell’evento proprio i nipoti hanno ricordato come lo zio, durante la seconda guerra mondiale, si fosse preso l’impegno di fare il pane. In qualche modo, quindi, anche in tempo di guerra era riuscito a rimanere fedele ai propri ideali di vita, a servizio del prossimo. (Luciano Lister)
V nedeljo, 29. decembra, so v Mažeruolah po maši blagoslovili ploščo v spomin na pokojnega vaškega mizarja in zvonarja Filippa Sturmiga, ki so jo vzidali v zvonik.
Ploščo je naročila kar možerska skupnost, ki je pokojnemu zvonarju še vedno zelo hvaležna. Filippo Sturmig je umrl decembra 2010 v starosti 90 let. Kot je v imenu skupnosti pred odkritjem plošče povedala Monica Boreanaz, imajo v Mažeruolah pokojnega Sturmiga še vedno v lepem spominu, saj je vedno rad priskočil na pomoč. Potrudil se je, da bi živel po nauku evangelija. Kot zvonar in urar je dolga leta stal ob strani celotni skupnosti, saj je zvonjenje spremljalo tako vesele kot žalostne trenutke.
Župnijski vikar g. Cyriacus Ellelleh je povedal, da je s postavitvijo te plošče nekako spoznal pokojnega Filippa tudi sam, čeprav ga ni nikoli srečal osebno. Ta plošča je znamenje, da je spomin nanj med vaščani še vedno živ.
Med prisotnimi na odkritju plošče sta bila tudi podžupan Občine Tavorjana, Giuliano Lesa, in odbornica Miriam Macorig. Lesa je poudaril, da je duša pokojnega možerskega mizarja na nek način še vedno prisotna med člani skupnosti, saj se odraža v ljubezni krajanov do svoje vasi, za katero skrbijo tako na materialni kot na duhovni ravni.
Prav tako je zagotovil, da si bo občinska uprava še naprej prizadevala, da bi Mažeruola postale privlačne tudi na turistični ravni. V okviru tega razvojnega projekta bo pomembno vlogo zagotovo igrala hiša, ki jo je pokojni Filippo Sturmig zapustil celotni skupnosti preko fundacije Aminta Flebus.
Odkritja plošče so se udeležili tudi nekateri sorodniki Filippa Sturmiga, med njimi nečaki Elvio Macorig, Fabrizio Floran in Tiziano Floran.