Roberto Novelli, consigliere regionale del Pdl del cividalese, non è nuovo agli attacchi alla comunità slovena del FVG, prediligendo in tal senso le questioni che riguardano gli sloveni della provincia di Udine. Non molto tempo fa si era accanito contro l’indicazione bilingue sul gonfalone dell’Unione dei Comuni Montani delle vallate del Natisone in quanto mai sospetta contemporanea con la visita in loco del ministro sloveno Ljudmila Novak, coniando per l’occasione lo slogan “no money no sloveni”. A dire il vero i fondi destinati al sostegno e promozione delle attività culturali della comunità slovena della provincia di Udine (e non solo) sono da tempo spina nel fianco del consigliere Novelli. L’ultima è la boutade dei 17 e passa milioni di euro annui che andrebbero, a dir suo, divorati da un’esigua comunità di cinquantamila appartenenti.
Innanzitutto è curiosa la ricostruzione pretestuosa di cifre esorbitanti che poco hanno a che fare con la realtà dei fatti. Si parla di dotazioni finanziarie sostanzialmente invariate da oltre un decennio e quindi inesorabilmente erose anche dall’inflazione. E in quanto a cifre i fatti sono scritti in maniera incontestabile nei documenti finanziari statali e regionali. Il governo italiano ha infatti appena in questi giorni approvato il decreto che attribuisce al finanziamento della legge di tutela 38/01 per il 2012 (siamo a ottobre!) la cifra complessiva di 6.902.062 euro che a sua volta andrebbe ripartita in due distinti capitoli (associazioni e enti sloveni e sviluppo economico nella provincia di Udine) mentre rimane un mistero che fine abbiano fatto i fondi previsti per il finanziamento dell’uso dello sloveno nella pubblica amministrazione. Il che corrisponde ad un taglio netto di oltre il 20% della cifra inizialmente iscritta nei bilanci dello Stato, vale a dire 8.822.490 euro. Scarso in tal senso anche l’apporto della nostra Regione che sostanzialmente si limita a far da “”passa carte” per i fondi statali, mettendoci di suo poco o niente.
Di “riduzione oltremodo sensibile” dei fondi 2012 alla minoranza slovena ha quindi giustamente parlato questa mattina a Trieste anche l’assessore De Anna nel corso della presentazione della prima Conferenza regionale sulla tutela della minoranza slovena che si svolgerà in clima alquanto funereo sabato prossimo a Gorizia. L’assessore della giunta Tondo ha poi voluto evidenziare “l’apporto, importante se non addirittura determinante, della minoranza slovena per l’acquisizione e la realizzazione di diversi progetti europei, in particolare di quelli specifici che interessano Italia e Slovenia”. Solo ieri il presidente del consiglio regionale Maurizio Franz ha indicato la minoranza slovena (assieme alle altre comunità linguistiche regionali) elemento fondante della specialità regionale e forse ultimo baluardo a difesa del nostro statuto di autonomia.
Al consigliere Novelli vada quindi l’invito a rivedere le proprie considerazioni, ingiuste ed irresponsabili, indirizzando le proprie energie verso iniziative meno elettoralistiche e che puntino invece al superamento dei pregiudizi del passato e contribuiscano a consolidare il valore aggiunto che le minoranze linguistiche e nazionali della nostra regione rappresentano in questo momento storico quanto mai delicato. Sembrerebbe che il consigliere Novelli, nella foga di dare i numeri, sia uno dei pochi a non essersene accorto…
Igor Gabrovec
consigliere regionale Slovenska skupnost